FINANZIARIA, Cappellacci e La Spisa spiegano la manovra 2010
29 set. 2009 – Presentata stamane nel Palazzo regionale di viale Trento, dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dal suo assessore alla Programmazione e al Bilancio, Giorgio La Spisa, la manovra finanziaria 2010.
«È il primo momento vero di programmazione del Governo regionale – ha sottolineato Cappellacci – e, nel pieno rispetto dei tempi, come non accadeva da trent’anni, la manovra viene licenziata entro il mese di settembre, come prevede la normativa.» Il rispetto dei tempi fa ritenere che l’approvazione da parte del Consiglio regionale entro l’anno sia pressoché scontata, anche questo sarebbe un segno di discontinuità rispetto al passato. «La manovra 2010 sarà capace di incidere sul disavanzo senza incidere sull’indebitamento – ha proseguito Cappellacci – in quanto non sarà una legge omnibus dove dentro c’è un po’ di tutto, ma una finanziaria snella, composta da pochi articoli».
Le direzioni su cui si muove sono fondamentalmente tre. Interventi a sostegno dell’economia regionale, politiche sociali e per il lavoro e politiche per l’educazione. Ad entrare nel merito e a presentare i numeri della nuova finanziaria è l’assessore al Bilancio. «Sarà – ha esposto La Spisa – una manovra da 7.840 milioni di euro, tra maggiori entrate tributarie e pareggio dei debiti accesi dalla Giunta precedente, che al netto di una spesa totale corrente di 7.540 milioni, ci lascia un differenziale manovrabile di 300 milioni».
«Questi 300 milioni sono il nostro tesoretto – ha proseguito l’Assessore – la risorsa aggiuntiva con la quale finanziare diverse linee di intervento». I finanziamenti saranno così distribuiti: 50 milioni per il piano di riforma dell’istruzione e della formazione professionale, 50 milioni per un credito d’imposta a favore delle imprese; 90 milioni per l’emergenza sociale; 100 milioni per infrastrutture e servizi allo sviluppo delle attività produttive e 10 milioni, aggiuntivi a quelli già stanziati, per la ricerca scientifica.
Entrando più nel dettaglio di queste linee d’intervento troviamo attuata, tra l’altro, una promessa fatta in campagna elettorale dal Presidente Cappellacci: 20 milioni di euro in voucher formativi per la riqualificazione professionale dei disoccupati o di chi cerca la prima occupazione. «Abbiamo previsto, inoltre, un credito di imposta per le piccole imprese – ha proseguito La Spisa – purché si impegnino ad assumere personale o, quantomeno, a non licenziare, con interventi sino a 18 mila euro ad azienda, più 1.500 euro per ogni nuovo assunto».
L’abbattimento del debito regionale è l’ambizioso traguardo che l’attuale Giunta vuole raggiungere iniziando dalla manovra 2010. «Abbiamo ereditato un disavanzo di più di 2 miliardi di euro – ha evidenziato La Spisa – con la presente manovra pensiamo di attestarci a 1.800 milioni per il 2009, per scendere, a chiusura dell’esercizio 2010, a circa 1.500 milioni». «Tutte le spese saranno coperte con entrate regionali – ha concluso Cappellacci – per la prima volta senza ricorso all’indebitamento». Stoccata finale agli escamotage finanziari della precedente Giunta Soru. (cp) (admaioramedia.it)
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