REGIONE, Soru: un Truman show l'avventura del centrodestra
2 apr. 2009 - Un altro 'Truman show': così Renato Soru ha definito, chiudendo la serie degli interventi sul programma di legislatura del suo successore, il presidente della Regione Cappellacci, l'avventura politica del centrodestra. Un fortunato film, quello citato, dove il personaggio, che si comportava a sua insaputa secondo un'occulta regia, alla fine si accorge di vivere in un mondo distante dalla realtà. Un'immagine colorita che, tuttavia, ha detto Soru, offende il concetto di democrazia, le cui regole sono state violate in campagna elettorale. Svolgere il proprio compito secondo limiti invalicabili non giova alla causa.
In campagna elettorale Soru ha criticato il ruolo svolto dal premier Berlusconi "che ci ha messo la faccia", ha fatto promesse, lui e i suoi ministri, in seguito disattese. I segnali, in tal senso, non sono buoni ed anche l'assenza d'una grande idea alla base del programma di legislatura non è un fatto confortante - ha detto l'ex presidente - perché conferma il timore che le idee saranno "di chi ci ha messo la faccia". Soru ha difeso il suo operato: ha ricordato che, grazie alla vertenza e al confronto con lo Stato, le entrate tributarie ordinarie sono cresciute del 40 per cento e quelle proprie del 58 per cento.
"Ora bisogna vigilare - ha sostenuto l'ex governatore - perché, dal 2010, il governo dovrebbe riconoscere, per andare a regime, un miliardo e seicento milioni, sempre che, nella discussione sul federalismo, questo successo non venga dimenticato. Del resto il governo si è appropriato dei finanziamenti europei Fas (che dovevano compensare i Comuni per la caduta del gettito Ici e per gli oneri sociali) e ciò che era un riconoscimento acquisito, si trasformerà, se arriva qualcosa, in benevolenza del premier".
Una parte sostanziosa dell'intervento è stato riservato al problema dell'insularità. "Oggi non è un limite - ha ribadito Soru - e se un limite c'è riguarda la Tirrenia. In passato ha costituito una condizione di ritardo per le infrastrutture, ma le nuove comunicazioni, in senso fisico e di rete, hanno risolto il problema. Il riconoscimento del governo si dimostrerà con la ricognizione di quell'handicap e un intervento di riequilibrio". (mg) (admaioramedia.it)
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