REGIONE, Di Pietro: «I sardi non credano a Berlusconi»

31 gen. 2009 - Disinformazione, menzogne e un presidente del Consiglio che viola costantemente la legge sulla par condicio e inventa i sondaggi. Irrompe così Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, nella campagna elettorale per rinnovo del consiglio regionale della Sardegna e l'elezione del Governatore. E accusa senza mezzi termini il premier, costantemente presente a fianco del candidato del centro-destra Ugo Cappellacci, di essere responsabile una "truffa elettorale" ai danni dei sardi. Di Pietro ha ricordato quanto accaduto in Abruzzo poco più di mese e mezzo fa: "Le promesse di Berlusconi - ha spiegato Di Pietro - che dal palco assicurò l'immediato sblocco di fondi Cipe per le infrastrutture nella regione, si sono rivelate un inganno. Quei fondi non sono mai arrivati". E invita i sardi a non cascarci e a sostenere Renato Soru, candidato governatore per il centro-sinistra: "Soru - ha argomentato l'ex pm - in questi quattro anni e mezzo di mandato, ha difeso gli interessi dell'Isola promuovendo uno sviluppo sostenibile nell'interesse di tutti i cittadini e non solo di qualcuno". E il presunto conflitto d'interessi di Soru? "Soru ha fatto molto - ha ricordato Di Pietro - affidando ad un fiduciario i suoi interessi". Quanto alle mancate primarie di coalizione per la scelta del candidato alla presidenza, il leader Idv si dice convinto che comunque Soru l'avrebbe spuntata "anche se - aggiunge - avremmo preferito che queste consultazioni fossero state fatte". Sul caso Saatchi&Saatchi, su cui attualmente Renato Soru risulta indagato, Di Pietro spiega: "A tutti può capitare di essere indagati - dice - non è questo il problema. L'anomalia tutta italiana sta nel criminalizzare i magistrati che indagano e nell'evitare di farsi processare". "L'Italia dei Valori - conclude l'ex pm - sosterrà lealmente Soru e lo aiuterà a star fuori dalle pressioni della casta. Ci riteniamo un valore aggiunto della coalizione che lo sostiene". (mg) (admaioramedia.it)