TURISMO, I numeri della stagione 2007 nella provincia di Cagliari
8 ott. 2007 - Meno italiani, più stranieri e un maggior numero di giorni di permanenza nei soggiorni a Cagliari e nelle principali località balneari della provincia (Pula, Villasimius, Villaputzu, Domusdemaria, Castiadas, Muravera). Questa l’analisi dei dati della stagione turistica 2007 presentati stamattina dalla Provincia alla presenza di autorità provinciali e operatori del settore.
Il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia, in apertura, ha segnalato la “confermata vitalità del settore turistico, pur con le difficoltà per gli investitori e il caro-vita per le famiglie nonchè la necessità che la politica eviti guerre di cifre che danneggiano solamente il settore”.
L’Assessore provinciale al turismo, Piero Comandini, presentando le cifre, ha sottolineato il “rispettato impegno di produrle alla prima decade di ottobre, come preventivato l’anno scorso, e non più diversi mesi dopo la chiusura della bella stagione”.
Salgono le presenze straniere (circa 9 mila) che sopperiscono al calo dei nostri connazionali, in linea con il trend nazionale: la vacanza per gli italiani diventa sempre di più un bene di lusso. In aumento sia la ricettività alberghiera (23.110 posti letto) che la scelta di alloggiare in un hotel, a conferma di una ricerca del miglior servizio e della qualità.
Gli stranieri, secondo Comandini, “allungano la stagione spalmando gli arrivi anche oltre i tradizionali mesi estivi”. Località balneari, ma non solo: il turista scopre anche le zone interne e di pari passo si sviluppano nuove e inedite offerte.
Confermano la preferenza nella zona meridionale della Sardegna i tedeschi (+3%), gli inglesi, gli svizzeri e i francesi, con la novità dei russi, cresciuti del 28%. Tra i connazionali, i più “affezionati” sono i lombardi, i laziali e i piemontesi
Crescono di pari passo i giorni di permanenza nell’Isola, allontanando così la vacanza “mordi e fuggi”.
Cagliari gode di una interessante vivacità: i posti letto arrivano alle 1800 unità, nascono varie strutture extra-alberghiere, i low cost, anche se lentamente, decollano e il porto turistico sta facendo nascere ulteriori opportunità. Anche se, paradossalmente, “è un turismo che non sfrutta le sue opportunità nei mesi caldi”, come sottolinea anche il presidente della Federalberghi Antonio Mundula, e si concentra praticamente solo una tipologia di “affari e congressi”. Lo stesso Mundula ricorda come il turismo influisca ancora marginalmente sul PIL isolano.
La Provincia, preannuncia l’assessore, ha messo in campo una serie di sinergie e collaborazioni nonché un programma per sviluppare contatti e promozioni all’estero: “Puntiamo soprattutto ai paesi con cui abbiamo collegamenti aerei diretti, ma vogliamo anche utilizzare i grandi eventi come la Sagra di Sant’Efisio per far conoscere il territorio. E’ allo studio un bando per la creazione di un marchio unico di promozione turistica provinciale”. (nm) (admaioramedia.it)
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