ENOLOGIA, Le Cantine Argiolas nel gotha dei vini d'Italia

10 set. 2007 - E’ il trionfo del nasco. La guida Vini buoni d'Italia 2008, edita dal Touring Club, “incorona” l'Angialis annata 2004 delle Cantine Argiolas nel ristretto gruppo dell'eccellenza enologica italiana. Ancora un importante riconoscimento per questo vino da dessert e soprattutto per il Nasco, vitigno autoctono prodotto prevalentemente nel sud della Sardegna. “Il Nasco-dice Mariano Murru, enologo della cantina Argiolas, di Serdiana- è uno dei migliori vitigni tradizionali che la Sardegna può vantare. Predilege soprattutto le terre ricche di calcare che si affacciano sul golfo di Cagliari dove trova l'ambiente ideale per esprimere al meglio le sue caratteristiche organolettiche, la dolcezza e soavità, il suo colore dorato e l'intensità del gusto. Sin dall’inizio del secolo scorso, gli esperti lodavano questo vitigno come uno dei migliori in Sardegna, già premiato cento anni fa all'esposizione mondiale di Parigi”. Ora il nuovo straordinario riconoscimento che potrebbe spingere gli agricoltori a rilanciare una cultivars che rischia di scomparire. Le selezioni sono state durissime: 14mila vini degustati provenienti da tutt'Italia, selezionati da venti commissioni regionali. Di questi, solo 214 hanno ottenuto la corona come miglior vino, e 216 la menzione ad Honorem, tra cui troviamo anche altri due vini delle cantine Argiolas: Isola dei Nuraghi Igt Rosso Korem 2004-Argiolas, Isola dei Nuraghi Igt Rosso Turriga 2003-Argiolas. Questo premio segue i recenti successi internazionali, tra i quali citiamo la medaglia d'oro al Councours Mondial de Bruxelles e le ottime recensioni nelle più importanti riviste americane del settore: Wine Advocate (Robert Parker) e Wine Spectator (James Sukling), l'Angialis si riconferma uno dei vini dolci più apprezzati dalla critica e dagli appassionati di tutto il mondo. (ls) (admaioramedia.it)