SARRABUS, Decolla il turismo religioso

17 lug. - Mare, uno splendido entroterra con lagune da valorizzare ma anche una forma di turismo religioso che piace. Il Sarrabus si gioca una nuova scommessa. Tanti i turisti che ogni anno scoprono le chiese. Quelle parrocchiali ma anche quelle di campagna. C'è anche un santuario, quello di San Priamo, che ha una storia davvero unica. E' stato costruito nel 12esimo secolo sopra una domus de janas. Forse un caso unico in Sardegna. E, poi, la chiesa di San Nicola a Quirra, unico esempio nel territorio di stile romanico: è stata costruita utilizzando solo i mattoni. Gioielli architettonici e storici che piacciono sempre più ai turisti. Il turismo religioso può avere nel Sarrabus sicuramente un futuro. Le amministrazioni comunali di San Vito, Muravera, Castiadas e Villaputzu parlano da tempo del loro progetto: realizzare un percorso turistico "mare, siti archeologici e chiese" alla scoperta del territorio, della sua storia, delle sue tradizioni. Proprio in questo contesto sono state recuperate diverse chiesette di campagna. Come quelle di San Giovanni, Santa Maria e Sant'Antioco. Il santuario di San Priamo ha subito già un'opera di consolidamento e di maquillage. Presto si dovrebbe intervenire sulle pareti interne col recupero dei piatti votivi. Interventi a Castiadas nella chiesetta vicino al carcere e nella parrocchiale di Olia Speciosa.Ed il turismo religioso si sviluppa quasi in silenzio,senza una ufficialità in attesa appunto che i Comuni completino i loro programmi. «Il santuario di San Priamo-dice il parroco don Gianni Cuboni-è frequentatissimo. Arrivano soprattutto i tedeschi. La chiesa è sempre aperta. Io, o qualcuno del villaggio è sempre pronto a fare il Cicerone. Arrivano, guardano con attenzione, con devozione, si innamorano di questa chiesa nel bosco e tornano spesso con altri connazionali. Credo fortissimamente nel turismo religioso da inserire in un circuito comprendente il mare, i villaggi, i nuraghi, i menhir». Anche a San Vito si parla di "fenomeno in crescita". La parrocchiale dedicata a San Vito, realizzata in due fasi nel 1600 e nel 1700 è la più frequentata dai turisti. Splendido il suo altare in marmo. E poi la chiesetta di Santa Maria del 1700, ristrutturata nell'Ottocento dall'ingegner Rossi che dirigeva la miniera di Monte Narba. Piaccono tantissimo anche la parrocchiale di San Giorgio a Villaputzu e quella di San Nicola a Quirra. Altri due monumenti di straordinario valore architettonico. Tutte chiese immortalate in mille flash soprattutto in estate. Con i turisti, arrivano spesso anche villeggianti cagliaritani. Quasi un tuffo anche attraverso le chiese, in un territorio capace di regalare mille emozioni. In tanti hanno scelto queste chiesette anche per sposarsi. Una ricchezza da "coltivare" attraverso un circuito religioso che potrebbe abbracciare anche le chiesette di Castiadas e delle sue borgate. Splendida la parrocchiale di Olia Speciosa recentemente restaurata e dedicata a San Giovanni. Splendide le chiesette dell'Annunziata, di San Pietro e di Castiadas-centro. Una sfida e una occasione da non perdere. (ls) (admaioramedia.it)