Associazione Gettiamo le basi: "La verità sulle leucemie a Quirra"
"Non entriamo nel merito del Rapporto presentato dai tre ricercatori delle università di Siena e Cagliari, una ristrettissima equipe, è bene ricordarlo, scelta dal ministero della Difesa in base a criteri non trasparenti e non discussi democraticamente. Attendiamo i necessari controlli da parte della comunità scientifica indipendente su metodologie di ricerca, tipo di analisi, laboratori utilizzati e congruità delle conclusioni. Ci limitiamo ad osservare che la "perizia di parte" presentata dal sottosegretario Cicu esplora solo una pista di ricerca trascurando un approccio multidisciplinare". E' quanto è scritto in una nota dell'Associazione "Gettiamo le basi" riguardo ai risultati dell'indagine sulla presenza di uranio impoverito nel'area del Poligono Interforze del Salto di Quirra. " Si è evitata un'indagine a tutto campo per individuare le cause della "strage di Quirra-Escalaplano" - si legge nel documento - Non spetta a Gettiamo le Basi individuare per quale motivo nelle zone coinvolte dai giochi di guerra del poligono si muore di leucemia e si nasce con alterazioni genetiche. Da anni esplicitiamo i nostri sospetti che vanno dal "normale"inquinamento da poligono, rilevato in numerose aree militari sparse nel pianeta (uranio, arsenico, piombo, cadmio, mercurio, zinco, idrocarburi ecc. ), all'elettrosmog degli imponenti impianti radar e dei sistemi missile-antimissile Hawk e Samp, ai nuovi e sconosciti materiali oggetto di esercitazioni e sperimentazioni da parte delle Forze Armate e delle multinazionali delle armi, affittuarie in pianta stabile del poligono". "Da anni chiediamo di sapere dove l'Italia ha smaltito, ammesso che abbia smaltito e non illegalmente stoccato, le armi chimico biologiche messe al bando con i Trattati internazionali del 1972 - continua la nota dell'Associazione - Pur prendendo per buono il risultato della perizia di parte prodotta dal ministero della Difesa, appare del tutto evidente che nulla è stato chiarito. Il buio regna sovrano sulle cause della "sindrome di Quirra-Escalaplano". Un'unica nota positiva: parrebbe che finalmente persino le Autorità competenti abbiano scoperto l'acqua calda, cioè che l'arsenico, come i medici ben sanno da secoli, non provoca né le alterazioni genetiche né i tumori al sistema emolinfatico che stanno sterminando militari e civili. Condividiamo le belle enunciazioni di principio del ministro alla Difesa, Antonio Martino: "E' interesse della Difesa che gli episodi vengano chiariti
in modo soddisfacente altrimenti la nostra credibilità verrebbe intaccata". Queste parole sono state pronunciate nel marzo 2002. Oggi dopo due anni, due lunghi anni scanditi da un tragico stillicidio di malattia e morte, il ministero alla Difesa presenta una perizia di parte che escluderebbe una delle cause sospette ventilate, il sottosegretario Cicu con precipitosità sospetta si affretta a dichiarare che non c'è nessun inquinamento, l'indagine è conclusa e la parola passa alla ASL. Si ripete la sceneggiata del marzo 2002, in un rimpallo senza fine di ambiti di competenza e responsabilità la patata bollente viene di nuovo rinviata alla Asl 8, artefice del famoso flop dell'arsenico. Basta con le indagini infinite! Fino a quando non sia stata trovata una ragionevole e convincente spiegazione della "Sindrome di Quirra-Escalaplano", in base al buon senso e in base all'elementare principio di precauzione s'impone l'immediata sospensione di tutte le attività del poligono della morte Salto di Quirra".
(admaioramedia.it)
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