PROVINCIALI, Massidda dopo la contestazione: «Solidarietà da Milia, non dal Pdl»

24 mag. 2010 – «Ciò che è successo ieri mi ha fatto venire il vomito». È un Piergiorgio Massidda molto arrabbiato quello che, durante la conferenza stampa indetta nel suo quartier generale di viale Ciusa, ritorna, con il suo linguaggio colorito, alla dura contestazione subita durante il comizio elettorale di ieri in Piazza Costituzione a Cagliari. Durante la manifestazione, infatti, «una protesta sicuramente organizzata» non ha consentito ad alcuni esponenti della Lega Nord, fra cui il Viceministro Roberto Castelli, di poter parlare a sostegno del Senatore sardo, candidato con una lista autonoma alla presidenza della Provincia di Cagliari. «È stato un attacco trasversale, abbiamo visto dirigenti ed anche candidati del Pdl fomentare la piazza contro un partito alleato – ha denunciato Massidda – io stesso ho dovuto schivare due bottiglie lanciatemi contro. Manderò tutta la documentazione dell’aggressione di ieri a Berlusconi e altra ne chiederò alla Digos, aspettandomi che un’indagine seria venga svolta». Il Senatore Pdl ha ringraziato la Polizia, per il sostegno durante le fasi più concitate vissute durante la manifestazione sotto il Bastione San Remy, quello che lo ha amareggiato è stata, invece, «la totale mancanza di solidarietà da parte di persone con cui si sono condivise tante battaglie. Né Giuseppe Farris (candidato Pdl alla Provincia ndr) né il coordinatore regionale del Partito, Mariano Delogu – ha detto – hanno avuto il coraggio di chiamarmi. Nessuna solidarietà, non tanto per me, ma neppure per un partito come la Lega alleato a livello nazionale. Mi ha, invece, telefonato Graziano Milia (candidato Centrosinistra ndr) – ha proseguito Massidda – ed ha confermato i miei sospetti: tante disgustose anomalie viste ieri fanno pensare ad un piano trasversale per aumentare il caos». L’episodio di ieri avrà sicuramente delle ripercussioni su le ultime fasi della campagna elettorale. A Farris, che aveva ribadito la volontà di non effettuare alcun apparentamento in caso si andasse al ballottaggio, oggi Massidda, convinto di essere lui l’avversario di Milia dopo il primo turno, ha risposto: «Troppi schiaffi dal Pdl, ne parlerò con i coordinatori delle forze che mi sostengono, ma penso, al secondo turno, di non chiedere l’appoggio di nessuno». (cp) (admaioramedia.it)