Un osservatorio regionale contro il caro-libri scolastici

Un osservatorio regionale contro il caro libri e le adozioni facili: lo chiedono i consiglieri dell’Udeur, Pino Giorico e Carmelo Cachia all’assessore della Pubblica istruzione per monitorare una situazione “che mette a dura prova il bilancio di migliaia di famiglie” ad ogni inizio d’anno scolastico. L’osservatorio – del quale, oltre alla Regione, dovrebbe far parte la direzione scolastica regionale, la consulta degli studenti, associazioni di consumatori ed editori – ha lo scopo di monitorare il settore rilevando eventuali anomalie e valutare se vengono rispettate le direttive ministeriali che fissano tetti di spesa e criteri di adozione dei testi scolastici. Iniziative analoghe – ricordano gli onorevoli Giorico e Cachia – sono state assunte da altre Regioni che non escludono stanziamenti aggiuntivi affinché “la dotazione scolastica possa essere, soprattutto per le fasce di reddito medie e basse, meno onerosa se non totalmente gratuita. I consiglieri Udeur ricordano che la Sardegna registra un’alta dispersione scolastica, fenomeno per contrastare il quale non sono state ancora adottare efficaci contromisure. Anche il caro libri può essere – affermano – un incentivo alla minore partecipazione alla didattica. Quanto al caro prezzi, essendo i libri di testo un prodotto di largo consumo, si potrebbe pensare di favorire edizioni economiche, un po’ come succede con i medicinali “generici”. In attesa di iniziative del governo, come avviene in Francia, dove il prezzo di copertina dei libri di testo è fissato dal governo. Forse – concludono – “la nostra autonomia speciale potrebbe prevedere anche questo”. (mg) (admaioramedia.it)