UNIVERSITÀ, I ricercatori di Cagliari unici italiani nel network europeo
15 dic. 2009 –Per i prossimi quattro anni l’università di Cagliari è l’unico partner italiano del network di “Cooperazione europea nel campo della ricerca scientifica e tecnologica” per l’azione “COST BM0903”. Il progetto vede coinvolti 26 partner e gruppi di ricerca operanti in 14 nazioni (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Olanda, e Regno Unito). Capofila del progetto è il Coronel institute of occupational health dell’università di Amsterdam. L’equipe cagliaritana è coordinata dalla ricercatrice Biancamaria Baroli, referente del laboratorio di Nanomedicina, Nanotossicologia e Medicina rigenerativa del dipartimento Farmaco chimico tecnologico della facoltà di Farmacia presieduta da Filippo Pirisi. Nell’azione “COST BM0903” sono coinvolti alcuni ricercatori dei dipartimenti di Citomorfologia e di Tossicologia, la struttura di Chirurgia plastica e centro ustioni dell’azienda “G. Brotzu” diretta da Raimondo Pinna e la Sardinian Instruments Center, una delle aziende insediate nel parco tecnologico di Pula, fondata da Mario Lera. La strategia del laboratorio, in linea con le politiche europee e regionali per la ricerca scientifica, permette di massimizzare competenze, risorse umane ed infrastrutture del territorio. Il network è stato finanziato con circa 400 mila euro, e promuove, fra l’altro, il confronto scientifico tra studiosi europei, lo scambio di studenti, l’organizzazione di workshop e seminari, e la redazione di pubblicazioni, libri e newsletter. Tra gli obiettivi, l’approfondimento di studi sulla dermatite atopica, con l’identificazione dei fattori genetici ed i rischi ambientali che ne determinano l’insorgenza. L’azione COST affiancherà esperti in epidemiologia, genetica, ricerca clinica, immunologia, ed in ricerche sulla barriera cutanea. (ds) (admaioramedia.it) |
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