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TURISMO
MEMORIA NEGATA, Studio su libro di Marisa Brugna
6 mag. – Si è svolta nei giorni scorsi presso l’Istituto Magistrale “M.di Castelvì” di Sassari la fase finale di un percorso di lettura centrato su Memoria negata, il volume autobiografico nel quale l’esule Marisa Brugna racconta il travagliato percorso della sua infanzia. Partita bambina con i familiari dal paesino della costa istriana dopo il Trattato di Parigi, l’autrice giunge a Fertilia dopo dieci anni trascorsi in un CRP (Campo Raccolta Profughi). Il libro traccia un quadro desolato della promiscuità e della miseria che regnano nel campo. Dopo le discriminazioni subite da parte della Jugoslavia di Tito, nell’Italia degli anni Cinquanta gli esuli sono oggetto di emarginazione e indifferenza, che trovano un motivazione di natura non politica ma sociale, proprio nella loro povertà. Da questa condizione, paradossale conseguenza della scelta di identità compiuta dagli istriani in direzione dell’Italia, l’autrice si riscatta attraverso l’istruzione, conquistando con grande forza di volontà il diritto a proseguire negli studi, fino al diploma magistrale conseguito a Sassari. Sul libro di Marisa Brugna – ricorda una nota dell’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia, hanno lavorato le classi Quinte B socio-psciopedagogico, P e M Linguistico, guidate dalle insegnanti di Lettere Graziella Pilo, Rosanna Galtieri, Candida Zoroddu. Le classi hanno seguito una lezione preliminare di inquadramento storico sul tema Dalle foibe all’esodo. Itinerario nella storia del confine nordorientale, tenuta da Aldo Borghesi, dell’Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia che ha collaborato alla realizzazione del percorso. Hanno quindi partecipato ad un incontro con l’autrice, tornata alle Magistrali dopo molti anni e al termine di una lunga carriera di insegnante svoltasi tra Anela ed Alghero. Dopo che il dirigente scolastico prof. Luigi Del Rio ha recato alla signora Brugna il saluto della sua scuola, le classi hanno ascoltato la testimonianza dell’autrice, rivolgendole in seguito numerose domande. L’attenzione delle studentesse si è concentrata sugli aspetti umani e psicologici della vicenda dell’autrice e della condizione degli esuli; ma non è mancata l’occasione per farle rievocare un vivace quadro di alunni e docenti dell’Istituto Magistrale come li aveva conosciuti. Marisa Brugna - oggi presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, testimone fra le più attive della diaspora giuliana – ha insistito sulla necessità di riflettere sulla vicenda degli esuli “vittime della pace più della guerra” per costruire una cultura fondata sui valori della libertà e della pace. (red) |
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