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 MUSICA, Un cd su “Arie & Musiche da sala”


30 dic. - Melodie di Lao Silesu, liriche di Luigi Rachel, un pezzo strumentale di Ennio Porrino. Ancora, quattro partiture di autori "minori" quali Francesco Serra, Tina Cappa, Luigi Boscu, Francesco Tanas Ulargiu. E perfino un’interessante rielaborazione di un’antichissima nenia sarda che porta la firma di Luciano Berio. Tracce di una memoria rispolverata come in un album di ricordi sonoro e ora racchiusa nei dodici brani di un nuovo cd curato dallo Studio del Poggio con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna. Si intitola "Arie & Musiche da sala a cavallo tra il XIX e il XX secolo in Sardegna" e va ad aggiungersi alla monografia e al cd dedicati a Luigi Rachel e al disco sui compositori sardi del passato, che lo Studio del Poggio ha pubblicato negli scorsi anni: una nuova tappa, dunque, nel percorso di ricerca e divulgazione del patrimonio etnofonico della Sardegna in cui l’associazione culturale con base a Poggio dei Pini, vicino a Capoterra (CA), è impegnata da tempo. "Arie & Musiche da sala a cavallo tra il XIX e il XX secolo in Sardegna" è il frutto di un lavoro approfondito da parte di Stefano Rachel e Paolo Pirodda, che hanno frugato tra i banconi di mercatini dell’antiquariato di mezza Sardegna, alla ricerca di spartiti, vecchi dischi, articoli, riviste d’epoca, manoscritti e riproduzioni fotografiche. Il cd Raccoglie musiche cameristiche di autori sardi, suoni e ritmi trascurati dai cartelloni dei teatri. Accanto a brani eseguiti e registrati ad hoc, figurano pezzi tratti invece da vecchi dischi in vinile a 78 giri e appositamente restaurati. Le prime tre tracce del disco sono melodie di Lao Silesu, più conosciute all’estero che in Italia nel periodo a cavallo tra le due guerre. Seguono composizioni di autori "minori" come Francesco Serra, Luigi Boscu, Francesco Tanas Ulargiu e Tina Cappa. Compaiono poi due liriche inedite e un’interessante versione per banda di un’idea sinfonica di Luigi Rachel, "Près le bord du Bosphore", una miscellanea di ritmi sardi ed esotici in tempo di marcia, composta a Costantinopoli nel 1906. Nel disco sono stati inseriti anche due brani di autori d’oltre Tirreno che si sono voluti cimentare a vario titolo nelle forme e negli stili della tradizione isolana: "Arrundiledda", della siciliana Tina Cappa, una canzone interamente cantata in sardo, e "Muttettu de tristura", in cui Luciano Berio rielabora un motivo popolare isolano mantenendo integri testo e melodia. (red) (admaioramedia.it)
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