TURISMO

 Cagliari: "L'epopea di un contadino sardo" di Marco Parodi


È atteso per domani, domenica 22 agosto, il debutto del nuovo allestimento firmato dal regista Marco Parodi di Bachisio Spanu. Epopea di un contadino sardo alla guerra, presentato la prima volta al pubblico in occasione dei festeggiamenti per Sa Die de sa Sardigna.
Dopo il debutto cagliaritano di domenica e la replica di lunedì 23 (entrambi alle ore 21.30, al Lazzaretto di Sant’Elia) lo spettacolo andrà in scena il 24 a Sant'Antioco, il 25 a San Vito, il 28 a Martis, il 29 a Palau, il 30 a Guspini e il 3 settembre a Fluminimaggiore.
La nuova produzione della Cooperativa Sirio, in gran parte rinnovata nel cast (Giovanni Carroni, Fausto Siddi, Angelo Trofa, Andrea Tedde, Alessandro Pala e Tino Petilli) ripercorre, prendendo spunto dal Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu, dalle lettere e dalla memorialistica dei soldati al fronte, la genesi del pensiero e dell’ideologia sardista all’interno della Brigata Sassari.
Immagini terrificanti di morte e distruzione sono anche quelle che emergono dal monologo teatrale di Francesco Suriano Roccu u sturtu (opera segnalata da Franco Quadri al Premio Riccione) da cui Parodi ha tratto gli inserti – tradotti in Campidanese da Rossana Copez – che costituiscono il monologo del soldato Bachisio Spanu, continui flash-back in cui si ripercorrono le assurde e insensate brutalità della guerra.
Il soldato Bachisio Spanu della Brigata Sassari, per quanto semianalfabeta riesce benissimo a comprendere che “i colonnelli e i generali non capiscono niente ma proprio niente, tanto da sembrare che siano là per errore”. E che certe azioni, senza senso logico né militare, studiate apposta per far massacrare i soldati, rivelano che in realtà è il Generale, il vero nemico. “Chi ha assistito agli avvenimenti di quei giorni - dirà Emilio Lussu - credo che li rivedrà in punto di morte”.
Solo la poesia di poeti-soldati come Ungaretti e Sebastiano Satta sembra prefigurare un momento di riconciliazione senza vincitori né vinti: al poeta è affidato il compito di riconsegnare alle future generazioni un nuovo e più alto senso della vita.
(admaioramedia.it)
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