|
COPERTINA
SARROCH, Museo clandestino in villa scoperto dalla Finanza
8 apr. 2009 - Anfore romane, lucerne puniche, vasellame in terracotta e decine di antiche monete costituivano il tesoro che la Guardia di finanza ha scoperto far parte della collezione privata di una facoltosa signora che intendeva così abbellire e nobilitare la propria villa in località Perd’è Sali, nel litorale di Sarroch.
“Adesso la Signora, che deteneva illegalmente i preziosi reperti, rischia sino a tre anni di carcere, più il pagamento di una cospicua ammenda” ha sottolineato il Comandante provinciale di Cagliari della Guardia di finanza, maggiore Massimo Salemi, durante la presentazione dell’operazione ‘Mariga’ (brocca in sardo), grazie alla quale i militari hanno recuperato e posto sotto sequestro gli antichi cimeli. Il tesoro archeologico, che in parte faceva bella mostra nella villa ed in parte era gelosamente custodito in cassaforte, è stato esaminato da Donatella Salvi della Soprintendenza di Cagliari ed è stato valutato di altissimo valore: trentasei monete romane del I-II secolo d.C., di cui una d’argento particolarmente rara, ed una trentina di reperti in ceramica, tutti in ottimo stato di conservazione. Sono stati recuperati anche vasi in vernice nera provenienti dalla Magna Grecia, vasi funerari punici, lucerne votive di tradizione fenicia, nonché un vaso daunio pugliese del V-IV secolo a.C., oggetto che non comunemente si rinviene in Sardegna.
“La collezione comprendeva, inoltre, quattro anfore greche e romane databili tra il II secolo a.C ed il VI d.C. – ha aggiunto Donatela Salvi - presumibilmente ripescate in fondali profondi, da relitti di cui purtroppo si ignora l’esistenza”. È proprio questo uno dei danni maggiori che una collezione illegale arreca al patrimonio archeologico, non consentendo agli studiosi di poter risalire ai siti da cui i reperti provengono, siano essi una necropoli ancora sconosciuta o un relitto in fondo al mare. Altro danno è aver privato la collettività della fruizione di tali ricchezze della storia, ma a questo cercherà di porre rimedio Ignazia Chessa, curatrice del Museo civico di Pula, che ha chiesto di poter conservare ed esporre nella propria struttura i preziosi reperti, una volta dissequestrati e dopo le opportune analisi e catalogazioni della Soprintendenza. (cp) (admaioramedia.it)
|
|
|
|
SERVITU' MILITARI, Il miracolo del generale Rossi |
|
TEATRO LIRICO, Il Ministero ha detto a Meli: Sei fuori |
|
MONTE PRAMA, ARSENICO: La politica 'scarica' sui Giganti |
|
TEATRO LIRICO CAGLIARI, Quelle ‘strane’ nomine istituzionali |
|
SARDOSONO - Soru e il bando della banda straccia |
|
CALCIO, Conferenza stampa di Zdenek Zeman |
|
ABBANOA, Ricorso dell’Unione Consumatori contro il deposito cauzionale |
|
NUORO, Al via Fitas: in mostra l’artigianato artistico isolano |
|
CAGLIARI, Festa della donna in Pinacoteca |
|
CAGLIARI, "Noi crediamo", incontro con Giorgia Meloni |
|
< le
altre notizie > |
|