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COPERTINA
SERDIANA, Si del Ministero per il progetto Vinex
L'azienda vitivinicola Argiolas di Serdiana rivoluziona le tecnologie di lavorazione delle uve con l’obiettivo di ottenere "vini più fruttati e floreali con il raffreddamento delle uve in vigna". Lo ha fatto con un suo progetto, chiamato "Vinex", unico al mondo, che ha avuto il "si" del Ministero delle ricerche. Finora la refrigerazione delle uve e del mosto, è stato fatto in cantina: d’ora in avanti si farà direttamente in vigna. Una necessità visto che ormai si va sempre più verso la vendemmia meccanizzata e in considerazione del fatto che durante la vendemmia le temperature sono piuttosto alte. La cantina Argiolas di Serdiana ha sperimentato il suo progetto nelle ultime tre vendemmie. Utilizzando il ghiaccio secco all’interno dei contenitori in acciaio dove (con la vendemmia meccanizzata), finiscono acini e mosto, si porta in cantina un prodotto attorno ai sette-dieci gradi di temperatura. Il progetto è piaciuto anche agli enologici australiani che in autunno saranno a Serdiana per fare scuola. Il progetto è stato presentato all’Università di Sassari da Mariano Murru direttore tecnico e responsabile del settore ricerca ed innovazione dell'azienda Argiolas. E’ stato lui a seguire lo studio e l’attuazione pratica del progetto. «Con l’obiettivo-ha spiegato Murru- di preservare gli aromi e le sostanze fenoliche delle uve , dal momento della raccolta fino al conferimento in cantina. La ricerca e l'applicazione di una nuova tecnologia, ci ha permesso mediante l'utilizzo di sistemi fisici (neve carbonica)di raffreddare e conservare intatte le caratteristiche delle uve appena colte ,evitando i fenomeni di ossidazione ed ottenendo dei vini più ricchi di profumi e di colore. Vini più longevi e più rispettosi della salute del consumatore. Anche per la possibilità di ridurre l'utilizzo di solfiti come mezzo antiossidante». Le altre relazioni svolte all’Università di Sassari, tutte di altissimo livello, sono state tenute dal professor Mattivi dell' Istituto di San Michele All'Adige,che ha illustrato i risultati ottenuti sui vini con questa nuova tecnica;dal professor Pezzi dell'Università di Bologna che ha presentato le sperimentazioni legate alla riduzione dei fenomeni di ossidazione durante la fase di raccolta dell’uva,e dall'ingegner.Frati del settore innovazione e ricerca della Air Liquide(multinazionale specializzata nella produzione e fornitura di gas)che ha illustrato le tecnologie legate all'utilizzo dei gas in enologia.Il prof.Mattivi ha tenuto un interessantissima degustazione guidata di vini ottenuti con utilizzo di gas inerti. «La sperimentazione effettuata dall'azienda Argiolas, per il grado di innovazione della ricerca ed i risultati ottenuti-ha detto Frati-è di sicuro rilievo internazionale,e pone delle basi solide per la diffusione di un nuovo sistema di lavorazione delle uve». (ls) (admaioramedia.it)
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