Ad Maiora Media - COPERTINA: <B>OVICAPRINO</B>, Primo caso in Italia di certificazione della filiera produttiva

COPERTINA

OVICAPRINO, Primo caso in Italia di certificazione della filiera produttiva

6 dic. – Primo caso in Italia di Certificazione del Sistema di rintracciabilità di filiera per le produzioni lattiero-casearie ovi-caprine. L’iniziativa è dell’Unione nazionale fra le associazioni dei produttori ovi-caprini ed è stata realizzata dalla Item (società Area Group) in conformità alla norma UNI 10939:2001. Tra i soggetti coinvolti l’Associazione produttori “OprOC Sardegna Consorzio”, l’azienda di trasformazione “Latteria Sociale di Santadi” e trenta aziende zootecniche di produzione primaria. La Certificazione è avvenuta contestualmente anche per la filiera ovi-caprina della Marche.
La Certificazione viene rilasciata da un Ente terzo accreditato e fornisce garanzie circa la capacità delle filiera di tracciare e quindi rintracciare le produzioni delle aziende del sistema. Il sistema si basa sull’identificazione e la registrazione dei passaggi dei semilavorati e dei prodotti finiti, comprese le forniture esterne (caglio, fermenti, sale, imballaggi) da un soggetto all’altro della filiera coinvolto nelle varie fasi di produzione: fornitura, trasformazione e commercializzazione del prodotto.
“Con questo progetto, l’Unione fra le associazioni dei produttori ovi-caprini – ha spiegato Giampaolo Tardella, direttore dell’Unione - ha inteso tutelare e valorizzare le produzioni lattiero-casearie del comparto ovi-caprino, qualificandole in termini di qualità e sicurezza nei confronti del consumatore finale. L’applicazione a questa prima realtà pilota costituisce la base per l’adozione di tale modello a tutto il comparto nazionale”.
Il sistema di rintracciabilità di filiera permette di verificare l’origine e la provenienza delle materie prime, quindi di conoscere a chi il prodotto finito è stato consegnato/venduto, ricostruendone la storia da ‘monte’ (azienda zootecnica) a ‘valle’ (consumatore finale) e viceversa, con un indubbio vantaggio anche per il consumatore finale.
“Infatti, con tale sistema e con la sua Certificazione – sottolinea Enrico De Micheli referente di Valoritalia, ente di certificazione coinvolto - si ottiene un migliore controllo della produzione primaria, maggiore responsabilizzazione e definizione dei ruoli per gli attori della filiera, riconoscibilità e maggiore visibilità sul mercato; inoltre l’utilizzo di un logo di filiera porta di fatto ad un maggior valore competitivo nei confronti della concorrenza fondato su politiche di garanzia di sicurezza ed attenzione nei confronti del consumatore finale”.
Secondo Marco Caredda della Item, “l’adozione di tali Sistemi certificati - resi possibili anche dalla presenza di Area Group sul territorio nazionale - deve rappresentare un modello di riferimento per tutte le filiere produttive del comparto agroalimentare, laddove l’obiettivo sia rappresentato dallo scambio di informazioni e dal coinvolgimento e responsabilizzazione di differenti soggetti agroalimentare altresì dall’ulteriore qualificazione delle nostre produzioni sul mercato Europeo e non. Inoltre questi sistemi favoriscono la trasparenza tra operatori della filiera, mercato ed istituzioni.”
Area Group sta anche realizzando, per il Ministero delle Politiche Agricole ed ISMEA (Istituto servizi per il mercato agricolo alimentare), alcuni progetti di rintracciabilità di filiera: “Vinop@ss” (vino DOCG e DOC) e “Milkp@ss” (latte fresco), con il coinvolgimento di soggetti sia privati che istituzionali. (red)
(admaioramedia.it)

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