COPERTINA

 TISCALI, Alan Friedman:
“Pesa come un macigno la scadenza dei bond”


“Pesa come un macigno sulle spalle di Tiscali, l’internet provider di Renato Soru, il bond da 250 milioni di euro in scadenza nei primi giorni del luglio del prossimo anno.” Lo ricorda oggi il giornalista americano Alan Friedman (inviato economico in Italia per l’Herald Tribune e conduttore Rai) nella rubrica “Soldi in tasca” del suo portale www.miaeconomia.it, commentando la recente vendita della società svizzera di Tiscali per 5.3 milioni di euro. Friedman ricorda come lo stesso amministratore delegato della Isp cagliaritana, l’olandese Ruud Huisman, ha recentemente spiegato che per Tiscali “la priorità è il reperimento di liquidità per tranquillizzare i mercati e mettersi al sicuro da qualsiasi brutta sorpresa.”
Ecco perché per la società cagliaritana, dopo anni trascorsi a realizzare acquisizioni in giro per il mondo, è tempo di vendite: la cessione della società elvetica giunge ultima - in poco più di un mese a partire dal 16 agosto - dopo quelle della controllata austriaca per 12 milioni di euro, della sudafricana (40 milioni), della norvegese (6 milioni) e della svedese (13 milioni). Un saldo attivo finale di 76,3 milioni di euro: “Niente male, ma solo un palliativo rispetto alle necessità. Anche perché soprattutto le ultime cessioni sanno tanto di vendite forzate”, sottolinea il giornalista americano. Infatti, dopo i continui ribassi delle sue azioni - che oggi 20 settembre hanno un valore unitario di 2,49 euro, contro i 7 di appena un anno prima - l’azienda sarda aveva annunciato cessioni per almeno 250 milioni.
“Se è vero – spiega Friedman - che le ultime operazioni hanno ridato fiducia nelle azioni, ma soprattutto nelle obbligazioni dell’Isp (passate in pochi giorni da 89 a 95 punti), è altrettanto vero che nelle intenzioni dei vertici societari non è per il momento presa in considerazione l’ipotesi di un aumento di capitale.”
“Quindi, tutte le risorse per rimborsare il bond – conclude l’inviato dell’Herald Tribune - dovrebbero arrivare dalle altre cessioni. E all’appello adesso mancano ancora più di 160 milioni di euro. A meno che non arrivi il classico cavaliere bianco.” (fm)
(admaioramedia.it)


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