Ad Maiora Media - COPERTINA: <b>SERVITU’ MILITARI</b>, Giuseppe Cossiga incontra i Sindaci: «Peso gravoso, soluzioni in 15-20 anni»

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SERVITU’ MILITARI, Giuseppe Cossiga incontra i Sindaci: «Peso gravoso, soluzioni in 15-20 anni»

25 gen. 2010 – Il sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga, questa mattina, ha incontrato al Circolo Rossi dell’Esercito, i Sindaci delle amministrazioni comunali della Sardegna interessate dalle servitù militari.
«In continuità con miei predecessori sardi, Cicu e Casula – ha spiegato Cossiga in un breve colloquio con la stampa, prima di incontrare i gli Amministratori – è mia intenzione, e del Governo Berlusconi, essere vicino ai Sindaci nei cui territori vi è una presenza di interesse nazionale delle Forze armate. L’incontro di oggi, intende focalizzare l’attenzione su quelle azioni che il Governo può fare per alleviare il peso che grava su queste Amministrazioni, ben sapendo – ha riconosciuto – che l’impatto sul territorio non è leggero e che le soluzioni non possono essere immediate. Una riorganizzazione della nostra presenza necessiterà di almeno 15-20 anni».
Il Sottosegretario Cossiga ha, quindi, esaminato quelle che sono le priorità d’intervento. «I poligoni di Perdas de Fogu e Capo Teulada – ha chiarito – sono le zone in cui più immediato sarebbe il ritorno per le Amministrazioni locali, per cui è necessario dare vita quanto prima ad una Conferenza sulle servitù, che, a livello nazionale, tracci le linee d’azione. Il confronto – ha ribadito – sarà, comunque, tra Stato centrale ed enti locali, nessun ruolo avranno altri soggetti, come la costituenda “Difesa spa”, nella riorganizzazione della presenza delle strutture delle Forze armate sul territorio».
Tema del colloquio è stata anche la questione uranio impoverito: «Non è ancora stato chiarito lo spettro dei potenziali effetti della presenza dei poligoni sulla diffusione delle malattie – ha detto Cossiga – ma è, comunque, necessaria una mappatura del territorio per conoscere meglio il problema che, però, ritengo essere al di fuori delle competenze del Ministero della Difesa».
Il Sottosegretario ha, quindi, concluso definendo «non una buona idea, anzi proprio da escludere» quella che indicherebbe in una delle basi militari sarde il possibile sito dove installare in futuro una centrale nucleare. (cp) (admaioramedia.it)

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