24 feb. – RIFORMATORI, Valorizzare il difensore civico
“Un semplice articoletto di tre righe ed il Consiglio regionale avrebbe cancellato il difensore civico, uno strumento di garanzia per i cittadini, ottenuto dopo anni di lotte e di battaglie civili”. Pierpaolo Vargiu, capogruppo de I Riformatori Sardi in Consiglio regionale, ripercorre con i colleghi Sergio Pisano ed Attilio Dedoni (Gavino Cassano era assente perché lontano da Cagliari), la tormentata vicenda della “sospensione” dell’elezione del nuovo difensore civico della Sardegna. Una “sospensione” che, in realtà, si sarebbe trasformata nella “concreta” abolizione Una decisione condivisa, ha detto Pierpaolo Vargiu anche da “colleghi capigruppo, forse troppo distratti perché incalzati dal ritmo frenetico dei lavori consiliari”.
Tra sabato e lunedì i Riformatori hanno presentato dodici emendamenti per evitare l’eliminazione. “Una normale operazione politica e non un tentativo di ostruzionismo”, ha aggiunto Vargiu, “e in Aula, fortunatamente, abbiamo trovato il consenso di altri consiglieri, evidentemente liberi e non impastoiati, che ci hanno dato una mano d’aiuto a far saltare un iniquo disegno”. Uno strumento di tutela, di garanzia come il difensore civico, auspicato insistentemente dall’Onu, previsto espressamente dalle norme Comunitarie, che stabiliscono addirittura la nomina di un “difensore civico nazionale” non può essere cancellato con estrema superficialità, dicono i Riformatori.
Nei prossimi sei mesi verrà predisposta una nuova legge sul difensore civico ed i Riformatori hanno anche indicato i punti qualificanti di questo provvedimento: dare maggiore forza alla figura del difensore civico; una grande campagna pubblicitaria sul ruolo e sulle potenzialità di questo istituto; un numero verde e un sito internet e la facilità nei contatti.
“C’è ancora molta strada da fare perché una figura di garanzia di questo tipo entri nella mentalità comune”, hanno concluso i consiglieri de I Riformatori. (nm)
(admaioramedia.it)
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