17 feb. – SCUOLA, Fondi entro dicembre o rischio chiusura
Gli assessori provinciali alla pubblica istruzione di Cagliari, Nuoro e Oristano in audizione all’Ottava commissione della Regione hanno delineato i tratti di una situazione drammatica: entro il 31 dicembre 2005 è necessario mettere a norma gli istituti, in caso contrario chiuderà il 56% delle scuole sarde. Gli assessori chiedono più fondi e procedure snelle e rapide. Assicurata la massima disponibilità da parte della commissione
Giovanni Giagoni (Cagliari), Nanni Marras (Nuoro) e Giovanni Demartis (Oristano) hanno illustrato la situazione dell’edilizia scolastica in Sardegna. “Se non si procede con urgenza – dicono - a snellire le procedure dei lavori finanziati con la legge regionale n. 6 del 2001 e non si trovano altri fondi da destinare all’edilizia scolastica potrebbe chiudere il 56% degli istituti scolastici sardi”.
Per mettere a norma gli istituti sardi sono necessari altri 200 milioni di euro. Gli assessori lamentano poca sensibilità da parte dell’esecutivo regionale e hanno sottolineato la bocciatura, in commissione bilancio, degli emendamenti presentati in materia di edilizia scolastica che avrebbero permesso l’abbattimento dei tempi di appalto considerando l’emergenza del settore.
La commissione ha assicurato la massima disponibilità per tentare di risolvere i problemi.
Le audizioni proseguiranno oggi con i sindacati di Cgil, Cisl e Uil scuola con cui si parlerà dei problemi generali del settore con particolare riferimento all’obbligo formativo e alla dispersione scolastica. Verrà anche sentito lo Snals. (nm)
(admaioramedia.it)
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