16 feb. – SANITA’ PRIVATA, Sindacati contro Aiop

“Le lavoratrici e i lavoratori della sanità privata non possono essere utilizzati come scudi umani sfruttando lo stato di bisogno di una categoria malpagata”. Così affermano, in un comunicato congiunto di protesta le Segreterie regionali confederali contro l’Aiop Regionale che, secondo Cgil, Cisl e Uil ha deciso di sospendere l’applicazione del nuovo contratto e a non corrispondere alcun arretrato ai lavoratori dipendenti della case di cura.
“Già in altre occasioni – si legge nella nota - avevamo segnalato l’utilizzo, da parte dell’AIOP, del ricatto sui lavoratori come strumento di pressione da utilizzare nei confronti della regione, utilizzando ora la mancata corresponsione della retribuzione ora la mancata applicazione del CCNL”.
“Ci saremmo aspettati che le Aziende, - proseguono - la cui responsabilità non è disgiunta da quella dell’Aiop e che operano in aspetti delicati legati alla vita delle persone, avessero un maggiore rispetto per coloro che lavorano in situazione già di grave disagio per carenze organizzative e funzionali”.
“L’adeguamento delle tariffe dopo l’accordo con la Regione rende ancora più inaccettabile ed ingiustificata la mancata applicazione del contratto di lavoro, scaduto oramai da 3 anni”.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un incontro all’ l’Assessore alla Sanità Dirindin “per discutere della situazione del comparto”.
“Le organizzazioni sindacali – conclude la nota - non sono disposte a tollerare alcun pregiudizio al diritto costituzionale alla retribuzione, di cui sono titolari le lavoratrici e i lavoratori delle Case di cura, e attiveranno tutte le azioni, anche legali, a tutela degli interessi rappresentati”.