10 feb. - CARCERI, "Strutture minorili per gli adulti"

La Commissione regionale “Diritti civili” ha sentito in audizione il direttore e il vicedirettore del Centro di giustizia minorile della Sardegna Sandro Marilotti e Giovanna Allegri per conoscere la reale condizione delle carceri minorili.
Dei 650 minorenni colpiti da provvedimenti giudiziari solo 20, in media, sono detenuti nel carcere di Quartucciu. Un numero limitato anche perché la legge prevede la reclusione per i giovanissimi solo come estrema ratio. La struttura, però, che ha costi altissimi, ha la possibilità di contenere 60 persone in condizioni ottimali e 100 in condizioni tollerabili. “Quindi è semivuota a dispetto di altri carceri per adulti che invece sono sovraffollati” afferma la Commissione che si è domandata la possibilità di destinare la struttura di Quartucciu agli adulti cercando un edificio più adatto alla detenzione dei minorenni. Il direttore Marilotti ha detto di non essere contrario ad una soluzione di questo tipo sempre che si trovi una struttura, all’interno della città di Cagliari, per i minori. “Di questa soluzione si parla da anni, ha aggiunto, ma non si è mai trovato un accordo”. Ricordando che dei 20 detenuti presenti a Quartucciu, solo 6 sono sardi (ci sono 12 extracomunitari e 2 siciliani), Marilotti ha ricordato che la struttura era stata costruita come carcere per adulti, quindi per molti versi è inadatta a ospitare ragazzi, ma che, comunque, permette di svolgere molte attività ricreative e sportive. La sezione femminile poi non esiste: “Per assurdo, ha sottolineato, se esistesse una sezione femminile i giudici condannerebbero più donne, invece, molte ragazze che dovrebbero essere rinchiuse in carcere perché hanno commesso reati gravi non vengono recluse perché in Sardegna non esiste una sezione femminile per le minorenni e i giudici tendono a non inviarle nei carceri della penisola”. La soluzione per i ragazzi che commettono reati, ha concluso Sandro Marilotti, non è certo quella del carcere: “un ragazzo che non è mai entrato in un carcere minorile ha più possibilità di salvarsi”. (nm)
(admaioramedia.it)