25 feb. - ASSEMINI, Truzzu (FdI): Maninchedda fermi i lavori al sottopasso di Assemini

“È un sottopassaggio pericoloso e a rischio allagamento quello che l’amministrazione di Assemini sta realizzando sotto la ferrovia”. Lo ha segnalato Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, che con un’interrogazione all’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, ha chiesto se “l'Adis (Autorità di distretto) o altro soggetto pubblico abbia rilasciato parere in merito all'allargamento del sottopasso ferroviario” e se, sussistendo “una variazione del grado di pericolosità idraulica delle aree citate, connesso ad un concreto aumento del rischio, quali azioni l'Assessorato voglia intraprendere per prevenire e scongiurare il verificarsi di un nuovo disastro idrogeologico.”
Il progetto prevede, in corrispondenza di via Coghe, il potenziamento dell'attuale sottopasso ferroviario, che diventerà un tunnel, largo 2,5 metri e lungo circa 40, per adattarlo alla presenza della pista ciclabile, creando due rampe di imbocco e sbocco aventi pendenza pari a 7%, che rendono opere di scavi invasivi per una lunghezza totale di oltre 80 metri, dei quali circa 40 saranno completamenti coperti con solaio carrabile. “Così facendo si depotenzia un argine naturale (il terrapieno ferroviario) e si mettono in comunicazione due aree classificate a pericolosità idraulica rispettivamente Hi1 con Hi3 (considerato che Hi4 è il livello di rischio più elevato) – ha spiegato Truzzu – La cosa che colpisce è che se un privato cittadino abitante nella stessa zona volesse chiudere una veranda dovrebbe chiedere agli uffici competenti un parere sul rischio idrogeologico. Qui si sta ampliando un sottopasso, senza che nessuno abbia valutato gli eventuali rischi per la popolazione”.
Ad Assemini sono sorti anche alcuni comitati che hanno denunciato il problema ed i rischi per l'incolumità di coloro che dovessero utilizzare le piste ciclabili, chiedendo all'Amministrazione comunale di accertare presso l'Adis la necessità dello studio di compatibilità idraulica, e di verificare la compatibilità dell'opera con il piano della protezione civile.
“Il progetto – ha aggiunto Gianni Filippino, coordinatore cittadino di FdI - non tiene in considerazione i disagi che i residenti sia disabili che anziani di via Coghe subiranno non potendo più accedere alle loro abitazioni e ai cortili con le loro auto e non potendo nemmeno più parcheggiare nelle vicinanze. Gli esercenti costituiti in comitato lamentano, inoltre, l’insensibile e drastica riduzione dei parcheggi che creerà un danno economico in un periodo già di forte crisi, per cui molte attività si vedranno costrette a procedere con licenziamenti o arriveranno addirittura alla chiusura”.
(red) (admaioramedia.it)