12 feb. – CAGLIARI, La Guardia di finanza sequestra sul territorio nazionale 16 tonnellate e mezzo di pesticidi

Nell’ambito di complesse indagini di polizia giudiziaria, i Finanzieri del Comando provinciale di Cagliari e i funzionari dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari del Mipaaf hanno sequestrato 16 tonnellate e mezzo di prodotti usati in agricoltura convenzionale e biologica/biodinamica presso oltre cento esercizi commerciali in tutta Italia, nonché hanno accertato l’immissione in commercio di oltre 90.000 kg per un valore al dettaglio pari a circa 7 milioni di euro.
Gli specialisti del Nucleo di polizia tributaria hanno dato esecuzione, con l’ausilio dei reparti del corpo competenti per territorio, ad un decreto di sequestro emesso dalla Procura della repubblica di Cagliari in 133 esercizi commerciali che hanno acquistato dalle società“Icas srl” di Milano e “D.I. Novas Italia” di Utaed immesso sul mercato prodotti denominati corroboranti e preparati biodinamici non conformi alla legislazione nazionale vigente e altamente pericolosi per la salute pubblica, quali insetticidi, fungicidi e nematocidi ottenuti da estratti vegetali e/o prodotti derivanti dalla specie sophora flavescens.
L’operazione rientra in una più ampia attività investigativa denominata “Mela stregata” che ha avuto origine in provincia di Cagliari e che, nell’arco di alcuni mesi, si è estesa in tutta Italia. Nella prima fase, la scorsa estate, sono state sequestrate oltre 70 tonnellate di prodotti nocivi, sia liquidi che solidi, contenenti il principio attivo “matrina”, spacciati per fertilizzanti, stoccati presso due magazzini ubicati rispettivamente nelle province di Cagliari e foggia, per un valore complessivo di oltre 3.500.000 di euro al dettaglio e i due responsabili sono stati denunciati per commercio di sostanze alimentari nocive: S.M. ( 68 anni) di Cagliari e P.S. (49) di Taviano (Lecce).
La campionatura e la successiva analisi dei prodotti sequestrati, effettuata presso i laboratori di analisi dell’Icqrf di Catania, ha permesso un accurato “discrimen” e l’effettiva individuazione delle merci ottenute da estratti vegetali e/o da prodotti derivanti dalla specie sophora flascens contenente il principio attivo ad azione neurotossica denominato “matrina”. Nella seconda fase, una volta individuati gli acquirenti, si è intervenuti su scala nazionale, procedendo così al sequestro del prodotto risultato nocivo.
Gli interventi hanno interessato simultaneamente le province di Alessandria, Cuneo, Bergamo, Varese, Trento, Venezia, Rovigo, Treviso, Verona, Vicenza, Bologna, Ferrara, Forlì, Arezzo, Livorno, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Cagliari, Roma, Latina, Viterbo, Chieti, Napoli, Salerno, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Matera, Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Agrigento, Caltanissetta, Ragusa e Siracusa, coinvolgendo 73 reparti territoriali del Corpo e funzionari di tutti gli uffici territoriali dell’Icqrf.
Oltre alle 16,5 tonnellate in sequestro, le attività eseguite hanno permesso di accertare l’immissione sul mercato di ingenti quantitativi di prodotti sia liquidi che solidi, pari rispettivamente ad un totale di 90.000 kg e di un valore complessivo al dettaglio di circa 7 milioni di euro. I prodotti destinati all’agricoltura convenzionale, biologica e biodinamica, la maggior parte dei quali provenienti dalla Cina e dall’India, non sono commerciabili sul territorio europeo e nazionale in quanto, esplicando azione neurotossica sono considerati pesticidi pericolosi per la salute pubblica, gli animali e l’ambiente e non risultano approvati e registrati secondo i rigorosi criteri della normativa europea e nazionale.
(red) (admaioramedia.it)