5 feb. - CAGLIARI, Truffa on line per 500.000 euro: denunciata una coppia di Lucca
Dopo quattro denunce presentate a dicembre da altrettanti cittadini cagliaritani, l'indagine della Polizia postale di Cagliari, con la collaborazione di quella di Lucca, ha portato alla scoperta di una truffe on line con vendita di merci offerte a prezzi vantaggiosi, che poi non venivano mai spedite.
Gli incauti clienti avevano acquistato materiale elettronico sulle piattaforme di e-commerce www.italiadigital.it e www.mediaprezzi.it, riconducibili alla società "Italia digital" di D.S. (una 49enne di Lucca), ma invece di ricevere la merce, arrivava loro una mail: “Gentile cliente, purtroppo la crisi ci ha travolti ed è sopravvenuta una grave complicazione economica e non siamo in grado di fornire il materiale da lei ordinato. Non siamo in grado nemmeno di rimborsare il suo pagamento. Al riguardo stiamo chiudendo purtroppo la ditta e probabilmente chiederemo un concordato. Siamo dispiaciuti di quanto accaduto, ovviamente se lei ritiene che sia giusto faccia i passi che crede opportuni. Italia Digital”.
Dalle indagini è emerso che altri utenti erano caduti nella medesima trappola. Negli ultimi mesi del 2014, la ditta aveva adottato, per centinaia di transazioni commerciali, questo modo di operare, incassando i versamenti dei soldi e non inviando i beni ma solo la mail.
Al momento, le denunce presentate in tutta Italia sono almeno 220, ma la lista dei clienti che hanno pagato regolarmente senza mai veder arrivare la merce contiene oltre 400 nomi, per un controvalore di almeno 500.000 euro. Gli accertamenti bancari hanno permesso di individuare il conto corrente bancario sul quale sono confluiti i pagamenti e di ricostruire i vari passaggi di danaro attraverso i quali la titolare della società ha trasferito il denaro provento della truffa su altri 5 conti riconducibili a lei ed al coniuge G.C. (50 anni di Lucca), per un totale superiore ai 300.000 euro. Si è proceduto all’immediato blocco cautelativo di conti correnti, carte di credito e titoli, oltre alla richiesta di sequestro di un appartamento (costato 220.000 euro) e di un auto (11.000 euro), acquistati coi soldi della truffa.
(red) (admaioramedia.it) |
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