15 gen. – REGIONE, Truzzu (FdI) e Crisponi (Rif.) contro la Finanziaria di Pigliaru
Commento secco di Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Bilancio, sulla Finanziaria presentata dalla Giunta Pigliaru: “Mancano non solo i soldi, ma anche le idee”.
“Una situazione eccezionale avrebbe richiesto interventi eccezionali per arginare la crisi economica e sociale dell'isola e per rilanciare lo sviluppo – ha spiegato Truzzu - Invece al di là di alcune scelte condivisibili, come l'integrazione delle risorse comunitarie e regionali, ancora una volta la Giunta dei professori si limita al compitino ordinario.
Il consigliere di FdI è preoccupato dalle scarse risorse destinate alle imprese ed a interi settori produttivi, come commercio, artigianato e turismo: “È sufficiente leggere la parte che ha come oggetto le attività economiche e produttive, compaiono fondi per i Gal, Abbanoa e qualche intervento in campo agro-zootecnico. Sono forse queste le imprese sarde che necessitano un sostegno?”
Stessa criticità per le politiche per il lavoro: “Gran parte delle risorse sono riservate a ‘Garanzia giovani’, progetto spot lanciato in pompa magna dalla Giunta Pigliaru ad aprile scorso e che sino ad oggi ha dato pochi risultati concreti. Nessuno può credere che il problema dell'occupazione, giovanile e non, possa essere, non dico risolto, ma solo affrontato con circa 50 milioni di euro per le azioni di flexsecurity.”
“La vera sfida non è solo stanziare fondi, e poterli spendere tutti – ha concluso Truzzu - ma spenderli bene: magari trovando gli strumenti affinché le imprese sarde partecipino da protagoniste, negli appalti, nelle gare, nella concorrenza del mercato e non si vedano, invece, costrette a raccogliere le briciole dei subappalti a strozzo.”
Per il consigliere dei Riformatori, Luigi Crisponi, “nonostante gli annunci, la Finanziaria 2015 trascura e mortifica le piccole e medie imprese. Comparti strategici quali commercio, artigianato e turismo avranno a disposizione quest'anno solamente le briciole. E nei documenti ufficiali subiscono anche la beffa di venire rappresentati come destinatari di ingenti risorse, che in realtà sono per la maggior parte assorbite dai carrozzoni delle società partecipate come Igea, Carbosulcis.” (red) (admaioramedia.it) |
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