7 gen. – SCORIE NUCLEARI, Truzzu (FdI): Prima lo Stato garantisca i diritti elementari
Dopo la consegna della proposta di Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il Deposito nazionale delle scorie nucleari, si è aperto il dibattito sull’ipotesi che tra i siti individuati ci sia anche la Sardegna, con il conseguente rischio di dover subire la decisione che, entro aprile, prenderanno il Ministero dello Sviluppo economico ed il Ministero dell’Ambiente.
Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu, ha scritto una lettera indirizzata a coloro che dovranno decidere:
«Mentre in tutto il mondo si ripensa alla scelta nucleare, e si valutano sistemi di approvvigionamento di energia a basso costo e a basso impatto ambientale, l'Italia si pone il problema di dove conservare le scorie nucleari di una centrale che mai ha contribuito ad alleviare la bolletta energetica della Nazione.
E dove lor signori 'esperti' hanno pensato di poter conservare queste scorie? Ovviamente in Sardegna, perché pochi e isolati. Cioè in quella regione, unica in Italia, e in Europa (in questo caso in buona compagnia della Corsica), che non ha il metano, nonostante anche le tasse dei Sardi siano servite a finanziare la rete metanifera italiana. In quella regione, unica in Italia e in Europa, in cui per fare 200 km in treno si impiegano 4 ore. In quella Regione in cui in alcuni periodi dell'anno é impossibile arrivare e da cui è impossibile partire a qualsiasi cifra, e in cui, negli altri periodi dell'anno, ciò avviene spesso e volentieri a prezzi proibitivi. Prima, uno Stato che si fregia di tale nome si occupi di garantire un sistema essenziale di trasporti interni ed esterni a costi equi e in linea con il contesto europeo e un approvvigionamento energetico pari a quello dei nostri connazionali.
Poi, chissà... magari, una volta ottenuti, e non semplicemente promessi, questi diritti elementari dei cittadini, i Sardi potrebbero accettare di iniziare a parlare di scorie.»
(red) (admaioramedia.it) |
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