13 dic – QUIRRA, Truzzu (FdI): Il poligono è una risorsa per la Sardegna

"L'mmediata ripresa delle attività sperimentali e addestrative del Poligono interforze Salto di Quirra (Pisq)”, è la richiesta contenuta in una mozione presentata dai consiglieri regionali Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia), Ignazio Locci e Stefano Tunis (Forza Italia).
“Il Pisq – si legge nella mozione - è il più esteso poligono nazionale, unico nel suo genere, con capacità di effettuare programmi di sperimentazione e a queste capacità si sono aggiunte, da diversi anni, quelle del più moderno poligono di Guerra elettronica esistente in Europa, hanno rilevato gli esponenti d’opposizione.”
“Le possibilità di sviluppo dell’attività sono molteplici e molte possono essere attuate con un rispetto estremo per l'ambiente e per le popolazioni che risiedono in prossimità dell’area – ha spiegato Truzzu – Soprattutto, non si può trascurare l’importante impatto occupazionale della struttura, in cui lavorano 615 militari, 73 civili, e 270 dipendenti delle ditte esterne, che coinvolge 35 paesi sardi e non può essere rimpiazzato nel breve e medio termine con nessun altro tipo di attività alternativa”.
“Viste le potenzialità del poligono, l’importante ricaduta occupazionale per l’intero territorio e la mancanza di alternative di sviluppo nel breve periodo”, i tre consiglieri regionali chiedono che il presidente Pigliaru “promuova la ripresa delle attività sperimentali e addestrative del Poligono interforze Salto di Quirra; la realizzazione un adeguato programma di valutazione e successiva bonifica ambientale delle aree eventualmente compromesse; la creazione di un centro di sopravvivenza e aerosoccorso; l’istituzione di una Scuola di Alta formazione per la Protezione civile; la messa a sistema del Pisq come parte integrante di un centro di ricerche aerospaziali.”
"La ripresa delle attività d'addestramento, della sperimentazione e della ricerca aerospaziale, era stata sollecitata dall'ordine del giorno approvato a luglio dal Consiglio regionale a luglio", ha ricordato Locci. Mentre per Tunis, “la retorica antimilitarista non sia alla base di scelte suicide per lo sviluppo della Sardegna e il sostegno a territori già duramente colpiti dalla crisi”.
Infine, “le somme percepite dalla Regione e quindi dai Comuni, a titolo di indennizzo delle aree interessate dal poligono siano fuori dal patto di stabilità o quantomeno vengano erogate con cadenza annuale al fine di garantirne l’effettiva fruibilità da parte delle amministrazioni locali”, ha concluso Truzzu. (red) (admaioramedia.it)