9 dic. – AMBIENTE, Pili (Unidos): No al deposito unico nazionale delle scorie nucleari
“Ho chiesto di escludere, senza se e senza ma, realtà come la Sardegna che hanno sia sul piano normativo costituzionale che popolare escluso la volontà di ospitare tale sito.” Lo ha dichiarato Mauro Pili, deputato nazionale e leader di Unidos, annunciando la presentazione di un’interpellanza urgente al Ministero dell’Ambiente sul deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
E’ previsto che entro il prossimo 31 dicembre venga definito il sito unico nazionale per lo stoccaggio delle scorie nucleari e “secondo fonti autorevoli” tale piano sarebbe già definito ed il 15 dicembre prossimo verrebbe trasmesso formalmente dalla Sogin ai componenti tecnici delle commissioni appositamente insediate da parte del Governo. Sarebbero state individuate sei regioni per scegliere l'ubicazione del sito e tra queste sarebbe compresa anche la Sardegna.
“Si tratta di un’ipotesi che il popolo sardo avverserà con ogni strumento – si legge nell’interpellanza di Pili - Oltre alle pregresse posizioni già espresse, sin dal 2003 nell'ambito della conferenza Stato Regioni, in qualità di Presidente della Regione Sardegna, si registra un pronunciamento deciso e senza appello di un apposito referendum popolare che ha bocciato qualsiasi ipotesi in tal senso. Inoltre, la Sardegna, già costretta a sopportare un carico statale senza eguali, dalle basi militari alla petrolchimica, gravata da aree inquinate da attività industriali e trascurata dallo Stato in tema di energia e trasporti, non può essere inserita in un'ipotesi così demenziale.
“Il Governo deve immediatamente sconfessare questa ipotesi e dire con chiarezza e trasparenza quello che intende fare, non può continuare a sfuggire e delegare su una vicenda talmente delicata per la quale serve serietà e correttezza - ha concluso Pili - Va ridiscussa alla radice la decisione di realizzare un deposito unico nazionale alla luce di valutazioni di natura scientifica, economica e di opportunità ed esistono proposte che la Sardegna ha avanzato undici anni fa, condividendo l'impostazione del fisico Carlo Rubbia, che aveva messo a punto un piano di ricerca per l'abbattimento della radioattività delle scorie.” (red) (admaioramedia.it) |
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