3 dic. – MEDICINA, Presentato lo spot

Durante l’incontro “Condivisione e comunicazione: armi per la lotta al fattore K”, tenutosi questo pomeriggio nella sala conferenze dell’ospedale oncologico Businco di Cagliari, è stato presentato lo spot della campagna “#FattoreK-Passa il messaggio, che vede oncologi, infermiere e pazienti dell’ospedale Businco di Cagliari protagonisti nel campo di atletica per correre insieme una staffetta di solidarietà e speranza. Il video, nato da un'idea di Sardegna Medicina e del gruppo Abbracciamo un sogno, è stato realizzato da Giulio Giambalvo e Massimo Pusceddu ed è parte di una campagna multimedia che viaggerà sui social e non solo. Oltre allo spot ci sarà il percorso per immagini con gli scatti delle fotografe Valentina Cardia e Giulia Marini, che hanno immortalato i momenti più belli e significativi dello shooting.
“Comunicare una diagnosi di cancro è un compito molto complesso e difficile - ha spiegato Maria Teresa Addis, direttore sanitario dell'ospedale Oncologico di Cagliari - Il cancro (il fattore k) non riguarda soltanto l’individuo malato ma coinvolge inevitabilmente tutta la sua famiglia e tutto il suo mondo. Si tratta di una prova esistenziale che riguarda tutti gli aspetti della vita. Oggi si opera in un nuovo contesto, il paziente ha maggiore consapevolezza, delega molto meno il medico sulle decisioni che riguardano la propria salute. Ma anche il mondo ‘ospedale’ oggi ha recuperato una maggiore attenzione verso il paziente persona. Si è più attenti a ricercare e creare alleanze terapeutiche come ricerca comune del bene del paziente attraverso la relazione di cura: il curante porta le competenze scientifiche e umane, il paziente esprime la sua volontà sulla base dei suoi valori e del suo concetto di buona vita. La verità, non dobbiamo dimenticarlo è difficile da ascoltare, ma anche difficile da dire. Il processo comunicativo è un momento di relazione trasversale, è gravato da un elevato carico emotivo, per il paziente, per i medici e tutto il personale”.
Come sottolineato nello spot, informare ed educare una persona che scopre di avere il cancro è un aspetto essenziale della terapia: “Il medico oncologo quotidianamente comunica diagnosi, percorsi terapeutici, prognosi – ha spiegato Manuela Dettori, dirigente medico oncologo del Businco - Una corretta comunicazione sta alla base dell'assistenza oncologica: evidenze scientifiche mostrano come questa favorisca la soddisfazione dei pazienti, il loro coinvolgimento nel processo decisionale, la partecipazione a studi clinici e il miglioramento dei sintomi e del distress psicologico. Questo aspetto di fondamentale importanza si scontra con carenze di strumenti, materiali e risorse dedicati al processo informativo-educativo dei malati e delle loro famiglie e con le carenze formative del personale medico e non. Le linee guida Aiom 2014 raccomandano con forza la partecipazione degli oncologi a corsi specifici per migliorare le competenze comunicative”. (red) (admaioramedia.it)