2 dic. – ABBANOA, Fratelli d'Italia promuove raccolta firme contro la cauzione
Con una raccolta firme, promossa dal Coordinamento provinciale di Cagliari di Fratelli d'Italia, parte una mobilitazione contro il deposito cauzionale di Abbanoa. La petizione chiede al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, “di intervenire, in qualità anche di socio della stessa società, per indurre Abbanoa a ritirare il provvedimento ed a intavolare un tavolo di concertazione con le Associazioni dei consumatori, anche al fine di tutelare la società dal rischio di contenzioso e da probabili class-action da parte degli utenti“.
“Chi volesse contribuire all’iniziativa – ha sottolineato Paolo Truzzu, coordinatore provinciale di FdI e consigliere regionale, autore di un'interpellanza in consiglio regionale – può contattarci via mail a fdisardegna@gmail.com per avere il modulo dove raccogliere le firme.”
Nei giorni scorsi Fratelli d'Italia ha lanciato anche una mozione da presentare nei Consigli comunali dell’Isola, coinvolgendo anche amministratori eletti con liste civiche e non appartenenti al movimento di Giorgia Meloni. Mozioni che in alcuni casi sono già state approvate (a Quartu Sant'Elena e Mandas con il voto unanime del Consiglio, mentre a Guspini dalla mozione è nato un ordine del giorno della maggioranza, e poi a Sardara, Isili, San Gavino, Osilo). Una mozione per impegnare i sindaci “a portare avanti ogni iniziativa utile al ritiro del deposito cauzionale preteso da Abbanoa”.
“E' fondamentale che i Comuni, soci di Abbanoa, si facciano portavoce della rabbia dei cittadini che in un momento di forte crisi si vedono recapitare un nuovo balzello, giustificato secondo Abbanoa, per tutelarli dai morosi ma a pagare sono coloro non sono mai stati morosi nella propria vita – ha spiegato Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia - La lista dei Comuni coinvolti si sta allungando ed incominciano anche le manifestazioni in piazza, come quella di venerdì scorsa a Sassari, realizzata dal nostro coordinamento insieme ai Riformatori.”
Secondo FdI, Abbanoa “non ha coinvolto preventivamente e con atti ufficiali gli enti d'ambito” e le altre Istituzioni competenti, compresa la Regione”; “non ha rispettato il Disciplinare che prevede la possibilità di richiedere il deposito (non l'obbligo) al solo momento della stipula del contratto”; “non ha considerato la situazione di difficoltà economica e di crisi sociale che vive la nostra Isola, oltre al malumore ed il bassissimo indice di fiducia che gli utenti hanno nei suoi confronti, la continua imposizione da parte dei differenti livelli di governo di nuovi e odiosi balzelli, e rischia contenziosi con i singoli utenti, oltre un eventuale class-action dei consumatori”. (red) (admaioramedia.it) |
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