14 set. – UNIVERSITA’, Il Rettore di Cagliari sul riconoscimento del merito
«La vera rivoluzione nell’Ateneo di Cagliari è il fatto che tutte le risorse assegnate ai Dipartimenti sono oggi collegate ai risultati conseguiti. Abbiamo superato la logica dei numeri e dello scambio del consenso, attivando la logica della valutazione e del riconoscimento del merito a tutti i livelli».
Lo ha dichiarato ieri il Rettore dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, intervenendo alla seconda Conferenza regionale per la Ricerca e l’Innovazione, in corso al THotel. «Dal 2009 – anche grazie al rapporto con la Regione – abbiamo potenziato l’Ateneo. Il risultato è che siamo tra le università ‘virtuose’, quelle cioè che possono ancora fare assunzioni. Nella classifica ministeriale della premialità abbiamo migliorato la nostra posizione, passando dal 24mo al 21mo posto in Italia per la qualità di didattica e ricerca: significa che la direzione è giusta». «Abbiamo potenziato gli organici dando ai nostri giovani risposte non assistenziali – prosegue il “Magnifico” – sono 37 i ricercatori già assunti, a cui bisogna aggiungere gli ulteriori posti già banditi o in corso di pubblicazione, per un totale di 116. In tempi di crisi non è poco, conforta anche il fatto che abbiamo chiamato molti nostri giovani vincitori di concorsi per professore associato e ordinario in altre sedi: significa che dispongono di una preparazione competitiva». Sono stati aumentati i contributi ai docenti per la ricerca, incrementando la dotazione pro-capite: «E i risultati sono confortanti – ha aggiunto Melis – Migliora il numero di progetti approvati nell’ambito di programmi di ricerca nazionali e internazionali, come il Prin e il 7mo Programma Quadro». Raddoppiati, in due anni, le borse di dottorato e gli assegni di ricerca. Anche sulla collaborazione con l’Ateneo sassarese sono giunte parole chiare: «Da due anni ragioniamo su base regionale. Il nostro Senato accademico ha già espresso parere positivo ad un’ipotesi di federazione, anche perché sono già in atto numerose collaborazioni. Occorre tenere presente che, per l’utenza servita, si tratta di due università regionali». (stefano cariello) (admaioramedia.it) |
|
|