13 giu. - SASSARI, La lana sarda volerà all'estero

«Siamo alla stretta finale. Tra pochi giorni gli allevatori potranno conferire la loro lana e venderla per la prima volta a prezzi superiori rispetto a quanto non abbiano fatto finora». La buona notizia arriva da Battista Cualbu, presidente provinciale della Coldiretti di Sassari e componente della giunta di Camera di Commercio.
Una boccata d'ossigeno per un comparto che ha necessità di trovare nuovi mercati per riposizionarsi o vecchi, come quello della lana di pecora, da rispolverare.
Arriva così la fase operativa dell’accordo di programma sancito dal Coldiretti Sassari, Unci Coldiretti Sassari - in rappresentanza di 8 cooperative della provincia - con la collaborazione della Camera di Commercio di Sassari, del progetto per il ritiro della lana di pecora e lo stoccaggio in conto lavorazione con destinazione prevista India, Cina e Inghilterra.
L’iniziativa che coinvolge le otto cooperative che aderiscono all’Unci Coldiretti di Sassari è stata in grado di aggregare alcune centinaia di allevatori ovini per un totale di oltre un milione di capi che hanno come obbiettivo il conferimento della lana delle pecore attraverso il deposito in conto lavorazione ad Alghero, presso un grosso industriale del settore.
Si tratta di un successo importante per le imprese del nord Sardegna poiché grazie a questa intesa si è rimesso in moto un meccanismo in grado di far ripartire un microsettore economico come quello della lana che negli ultimi anni era stato praticamente abbandonato perchè realmente non remunerativo né in grado di poter competere con altre realtà al di fuori della Sardegna.
La lana, che fino a questo momento viene sottopagata, secondo le previsioni potrebbe essere suscettibile di una valutazione superiore trovando collocazione su altri mercati. Tuttavia, l'idea dei vertici di Coldiretti è quella di sviluppare e rivitalizzare entro tempi brevi la filiera di lavorazione in Sardegna, con l'obbiettivo di produrre valore aggiunto al prodotto trasformato che, di fatto, resta nell'Isola.
Saranno coinvolti gli imprenditori agricoli associati alle cooperative del latte, le quali forniranno su richiesta assistenza nella procedura di consegna, di stoccaggio della materia prima. Coldiretti, attraverso i suoi uffici provinciale e periferici, continuerà a fornire adeguata comunicazione e pubblicità dell’accordo e, quel che più conta, assistenza.
L’iniziativa si propone di rintrodurre nel mercato un sottoprodotto dell’allevamento della pecora che fino a qualche decennio fa rappresentava un vero e proprio introito nel bilancio aziendale. (andrea bazzoni) (admaioramedia.it)