13 giu. – SARCIDANO, Contu: «Valorizzare questa zona attraverso il tartufo»

«Un territorio si può valorizzare anche con le sue risorse naturali, e, nel caso del Sarcidano, con il tartufo sardo». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura della Regione Sardegna Mariano Contu, intervenendo alla Terza sagra del tartufo di Sardegna, che si è svolta al Parco Aymerich di Laconi. «Il Sarcidano – ha aggiunto – si candida a rappresentare la Sardegna nelle produzioni tipiche per le sue specialità e tra queste il tartufo sardo: Laconi, Isili e Nuralao vogliono rappresentare l’Isola in un comparto, quello enogastronomico nazionale e internazionale di qualità e di alto profilo, quello insomma, del turismo enogastronomico che può contare su una spesa giornaliera pro capite di 194 euro al giorno». Al convegno, svoltosi durante la rassegna, sono intervenuti il commissario di Agris Sardegna Efisio Floris, e Piero Zagara, direttore delle relazioni con gli Enti Pubblici dell’Istituto nazionale ricerche turistiche, che hanno evidenziato come le produzioni sarde di tartufo possano ambire ad essere un elemento fondamentale di sviluppo del territorio. Da qui la sollecitazione al Consiglio regionale di una regolamentazione e una legge che tuteli e valorizzi questa produzione. Sono sette le specie di tartufi presenti in Sardegna su otto commestibili conosciute «che devono avere il giusto riconoscimento – ha detto Contu – nel panorama enogastronomico nazionale. Non è più accettabile che buona parte di questi tartufi vengano commercializzate nella penisola come produzioni di altre Regioni e a prezzi bassissimi, come accade per lo scorzone, o melanosporum nero e il bianchetto di Nurallao». (stefano cariello) (admaioramedia.it)