10 giu. - ORISTANO, Infezione da alga Prototheca, «ad Arborea basso rischio»
Arborea come la Pianura Padana. Non è il solito luogo comune sull'alto livello di produttività della regione della Sardegna centro occidentale, ma il risultato di una ricerca scientifica che, stavolta, ha accomunato l'Oristanese e la pianura più ricca d'Italia sotto il punto di vista sanitario. In particolare sulla contaminazione da Prototheca, un'alga contagiosa in grado di causare gravi forme di mastite negli allevamenti bovini. Lo studio è stato condotto dall'Istituto Zooprofilattico della Sardegna, diretto da Maria Assunta Serra. Autore Antonio Vidili, dirigente della sede IZS di Oristano, che ha presentato i risultati ottenuti in un recente convegno.
Le Prototheche sono alghe incolori diffuse in tutto il mondo, in grado di causare mastiti relativamente rare, ma il pericolo non è da sottovalutare, perché le infezioni che provocano sono resistenti ai trattamenti farmacologici e possono essere estremamente contagiose.
Un mix di fattori che rischia di esplodere all'interno degli allevamenti intensivi, dove le alghe trovano il terreno ideale per riprodursi: ambienti caldo-umidi e grande presenza di materiale organico. «Dal terreno le Prototheche possono penetrare nelle mammelle delle mucche e causare le mastiti – afferma Vidili -, con danni in termini economici e sanitari. Di qui la nostra decisione di investire nella ricerca, perché il comprensorio di Arborea è uno dei territori in cui è più sviluppato l’allevamento intensivo di bovine da latte e sono presenti le condizioni ambientali favorevoli per lo sviluppo e la diffusione dell’infezione».
Lo studio, realizzato tra il 2008 e il 2010, ha sottoposto a indagine epidemiologica 110 allevamenti con oltre 7 mila campioni prelevati. I ricercatori dello Zooprofilattico hanno sottoposto ad esami di laboratorio il latte e, quando i controlli hanno dato esito positivo, hanno esteso l'indagine all'acqua delle aziende e alla lettiera dei bovini, per ricercare la pericolosa alga.
Su un totale di 7167 campioni solo 57 sono risultati positivi con una percentuale dello 0,8% circa, mentre la percentuale di allevamenti infetti oscilla tra il 4% e il 14% a seconda della stagione. «Questo – conclude l'esperto – ci permette di affermare con sollievo che la presenza di Prototheche negli allevamenti di Arborea è bassa, e che si trova in linea con i casi registrati finora nella Pianura Padana, dove le percentuali si aggirano sul 14-15 per cento. Tuttavia non bisogna abbassare le guardia, perché l'esistenza dell'alga è stata riscontrata non solo nel latte ma anche nella lettiera e nell’acqua di lavaggio delle mungitrici, e questo rappresenta uno dei fattori più importanti di rischio per la diffusione delle infezioni. Perciò, dato che non esistono farmaci in grado di combattere il patogeno, è necessario investire nella prevenzione e in buone pratiche sanitarie, che si traducono in corretta disinfezione degli ambienti e degli impianti di mungitura, e nella separazione dei capi infetti dal resto degli animali». (andrea bazzoni) (admaioramedia.it) |
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