23 mag. – CAGLIARI, Farris: «Zedda come Zapatero»
«Massimo Zedda come José Luis Rodríguez Zapatero», questo il ritratto che fa Giuseppe Farris, primo degli eletti nella lista del Pdl alle elezioni amministrative di Cagliari, del candidato a sindaco del centrosinistra.
«Nei giorni in cui dilaga in Spagna il movimento degli “Indignados” – la rivolta degli spagnoli contro il modello sociale ed economico imposto in questi anni dal Presidente del Governo Spagnolo – il rischio di una politica evanescente, e priva di reali intenti governativi, prende piede un po’ ovunque in Europa. E ora, rischia di essere una minaccia anche Cagliari, a pochi giorni dalla scelta del nuovo Sindaco. È infatti evidente la corrispondenza che esiste fra il candidato a sindaco del centrosinistra e Zapatero, un’affinità politica che diventa, per molti aspetti, un’equazione perfetta. Traducibile esattamente in questi termini: Zedda sta a Zapatero come il malgoverno sta al centrosinistra. I punti in comune fra le due visioni di società sono tanti e concordanti – prosegue Farris – a iniziare dall’illusione di una politica che nel giovanilismo fine a se stesso eleva un valore in cui credere. Ovvero, l’espediente del ricambio generazionale come uno sdoganamento al vuoto di formazione, di conoscenza, di preparazione. Tutti slogan miscelati dal folclore dialettico e dal qualunquismo politico, senza alcun interesse per le vere tematiche governative».
«È opportuno ricordare – conclude Farris – che in Spagna esiste una percentuale di scontenti nei confronti dell’operato del Governo Zapatero pari all’80% dell’intera popolazione. Non solo, la stessa percentuale di disoccupati è allarmante e si attesta, ad oggi, al tetto del 40%. Una soglia che neppure in Egitto e in Tunisia esiste. Ecco, se vince Zedda, avremo in ben pochi mesi una fetta di “indignados” pronti a scatenarsi anche a Cagliari. Una politica fatta di caos amministrativo, dove si ammettono i matrimoni gay e le coppie di fatto, dove l’interesse per i temi dell’immigrazione in città è solo un finto esercizio di governo. E non solo, dove la tutela dell’identità di Cagliari e la certezza delle regole diventerebbero politiche inesistenti. È bene allora che i cagliaritani lo sappiano: affidarsi a Zedda significa anticipare quello che oggi sta avvenendo in Spagna». (stefano cariello) (admaioramedia.it) |
|
|