19 mag. – CAGLIARI, Giuseppe Farris sul dibattito “Anatra zoppa”
L’Assessore del Comune di Cagliari, Giuseppe Farris, neo eletto del gruppo Pdl, interviene nel dibattito sull' "anatra zoppa" e, a sostegno della tesi che assume che il Consiglio Comunale è stato eletto al primo turno, cita un'altra recente sentenza, sempre del Consiglio di Stato, di segno opposto a quella indicata dal senatore del Pd, Francesco Sanna. Sentenza del Consiglio di Stato n. 1519 del 16 marzo 2010: “l'assegnazione dei seggi secondo il metodo delineato dall'art. 73, VIII c., del D. Lgs. n. 267 del 2000 deve avvenire in base ai risultati, non del turno di ballottaggio, ma del primo turno elettorale. I voti di lista sono infatti espressi nel procedimento elettorale solo al primo turno, mentre nel secondo si procede unicamente al ballottaggio tra i due candidati a Sindaco e non più all'attribuzione dei voti di lista, sicché per l'elezione dei consiglieri comunali dovrebbe farsi riferimento ai voti riportati nel primo turno (l'unico certo, essendo il ricorso al ballottaggio eventuale) dalle liste o gruppi di liste concorrenti, perché a nessuna lista può essere sottratto in relazione alla tornata di ballottaggio, il diritto ad ottenere i seggi già conseguiti nella prima tornata elettorale” [...] “la prima tornata di elezioni e l'eventuale ballottaggio sono due fasi distinte e diversamente finalizzate delle operazioni elettorali: la prima (che potrebbe esaurirsi nel solo primo turno) è costituita dall'elezione del sindaco e dei consiglieri; l'altra, eventuale, riguarda la sola scelta del sindaco ed è tale per cui, anche concettualmente, l'elettore non ritorna (e non è chiamato) a votare per eleggere o confermare la rappresentanza assembleare ma solo per eleggere, tra i due candidati, il capo dell'amministrazione comunale, che dunque si troverà (ciò è implicito nel sistema prescelto) a governare non già con l'equivalente in seggi della maggioranza che lo ha votato al secondo turno, ma, salvi gli effetti del conseguimento in quella sede del premio di maggioranza, con la compagine che gli elettori abbiano già designato nella prima tornata e costituente il risultato, attraverso l'applicazione del metodo D'Hondt, dell'attribuzione dei voti (di lista e di preferenza) in quella sede espressi”. (stefano cariello) (admaioramedia.it) |
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