31 mar. – PIANO CASA, Audizione dell’AUSEL in commissione Lavori Pubblici

Aprendo la sua audizione sul Dl 265 (modifiche e integrazioni alla legge 4/2009 il cosiddetto “piano casa”), davanti alla quarta commissione (Lavori Pubblici), presieduta da Matteo Sanna (Udc-Fli), il presidente dell’ASEL (Associazione sarda enti locali), ha sottolineato la necessità che “La semplificazione delle procedure ed un ulteriore trasferimento di competenze agli enti locali sono gli aspetti che possono assicurare un impatto positivo della nuova legge”. Dopo aver messo in evidenza quelli che, a suo giudizio, possono essere i punti maggiormente qualificanti del provvedimento, Cancedda ha sottolineato anche alcune criticità. “La più significativa – ha affermato – riguarda la parte dell’art. 1 che disciplina le distanze fra i fabbricati. In questo caso, sarebbe opportuno non discostarsi dalle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti e del codice civile”.
In materia di autorizzazioni paesaggistiche e di valutazione architettonica, Cancedda ha suggerito che “ Si può lavorare ancora sulla semplificazione, assegnando un ruolo di primo piano ai comuni che esercitano la loro competenza primaria di governo del territorio. Come misura concreta, si potrebbe ad esempio aumentare da 50 a 60 anni il limite per la valutazione architettonica dei fabbricati, anche per assicurare un aggancio alla legge urbanistica nazionale”.
Per quanto riguarda i centri storici, infine, - ha proseguito Cancedda - “l’esperienza ci insegna che gli interventi di recupero in questo tipo di edifici sono sempre particolarmente complessi, e lo sono ancora di più nel momento in cui vengono richieste, per usufruire delle agevolazioni, tecniche costruttive nuove, a cominciare da quelle che assicurano livelli adeguati di risparmio energetico”. (francesca siriu) (admaioramedia.it)