28 mar. – CONFINDUSTRIA, «Più attenzione al Dossier Sardegna»

Massimo Putzu, Presidente della Confindustria Sardegna, ha inviato una lettera alla Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, per sollecitare un Suo intervento sul Governo affinché il “Dossier Sardegna” non si limiti ad essere «solo una delle tante pratiche da sbrigare, ma venga ulteriormente rilanciato e adeguatamente sostenuto con rinnovato impegno».
Il leader degli industriali sardi sottolinea come le vicende di questi ultimi giorni che vedono coinvolte importanti realtà industriali della Sardegna, da Alcoa a Eurallumina, dalla Portovesme alla Vinyls, gli investimenti del Gruppo Clivati e della multinazionale Indorama e le aree industriali di Arbatax, Assemini, Oristano, Ottana, Porto Torres e Portovesme, testimonino “l’incertezza delle strade seguite e l’inadeguatezza delle soluzioni fin qui adottate, che non hanno consentito di raggiungere gli obiettivi sperati». A queste vanno ad aggiungersi le crescenti criticità sul fronte dell’energia, dei trasporti marittimi e aerei e della continuità territoriale in genere. Si tratta di fronti aperti ormai da anni che non trovano alcuna soluzione definitiva che consenta di guardare con rinnovata speranza al futuro.
«Forse – spiega Putzu – in molti pensano che la Sardegna dovrebbe vivere di solo turismo e agroalimentare, di sole, di mare e delle bellezze naturali. Noi però non siamo tra questi e lo siamo non perché non siamo consapevoli dell’incredibile unicità del nostro patrimonio ambientale sul quale dovremmo continuare a costruire il nostro presente e futuro, ma in quanto convinti nel profondo che un’adeguata e solida base industriale sia una condizione indispensabile per uno sviluppo di lungo periodo anche di quei settori». Il Presidente della Confindustria Sardegna si sofferma poi sulla necessità di una piena condivisione e unità di intenti «da parte del Governo, ma anche all’interno della nostra stessa Organizzazione”, a partire dal riconoscimento di quella “specificità” che contraddistingue la Sardegna: il suo essere unica vera isola in un Paese non isolato dal continente europeo. Un’insularità che è condizione di vantaggio, ma anche di svantaggio strutturale che si traduce in sovra costi e oneri capaci di rendere difficile se non impossibile il fare impresa. La richiesta di pari condizioni sui temi energetico, delle infrastrutture e della continuità territoriale, non è dunque, secondo Putzu, sterile rivendicazione, ma presupposto stesso del “fare impresa” e deve pertanto essere sostenuto e reso attuale con posizioni chiare, definite e determinate dello stesso Governo anche nei confronti dell’Unione Europea, verso cui si denota invece una sostanziale incapacità di far valere le proprie ragioni pur in coerenza con un legittimo quadro di regole nazionali e comunitarie. «E’ quindi necessario intervenire su Governo e il Ministro Romani – conclude Putzu – per evitare di essere “relegati”, come Regione e imprenditori, ad un ruolo marginale, da “serie B».
A tal fine il Presidente della Confindustria Sardegna ha chiesto alla Marcegaglia un incontro urgente per poter approfondire quanto sta avvenendo ed individuare una linea comune di cui farsi portavoce nei confronti del Governo. (stefano cariello) (admaioramedia.it)