20 dic. – SASSARI, “Febbre da Cavallo”: come gestire focolaio peste equina

È stata denominata “Febbre da cavallo” l’esercitazione che ha simulato un focolaio di peste equina in un allevamento e, nella mattina di giovedì e venerdì, 16 e 17 dicembre, ha visto coinvolti il Servizio veterinario di Sanità animale dell’Asl di Sassari, il Servizio prevenzione dell'assessorato regionale della Sanità, l’Istituto zooprofilattico della Sardegna e la direzione di Sanità animale e del Farmaco veterinario del ministero della Salute.
Lo scopo è stato valutare l'efficacia delle procedure di emergenza, misurare il livello di preparazione dei servizi veterinari, identificare eventuali punti critici del sistema ed assicurare livelli operativi efficienti e uniformi nella gestione di eventuali emergenze.
«Emergono spunti per una valutazione complessiva al management, alle professionalità e all’organizzazione messa in campo – ha affermato Vincenzo Ugo Santucci, direttore del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali del ministero della Salute – e una capacità di utilizzo dei supporti informatici che consentono di accorciare notevolmente i tempi di reazione. Quindi una buona capacità di reazione e una buona prova nel governare la situazione».
Non è stato poi un caso la scelta di simulare un episodio di peste equina in Sardegna, considerata la rilevanza che il patrimonio equino rivesta per l’isola e per la possibile trasmissione dei una malattia, legata a vettori come le zanzare, che caratterizzano malattie emergenti come la West Nile Disease, che a livello europeo ha già fatto registrare casi anche nell’uomo. (cp) (admaioramedia.it)