7 dic. – REGIONE, Nuovo modello per la Sanità sarda
Si è svolto ieri nei locali della Fiera di Cagliari il convegno: "La sanità che cambia: ridisegnare il modello Sardegna", alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio, padroni di casa il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l’assessore regionale alla Sanita, Antonello Liori.
«La sanità è una delle priorità della Giunta regionale e la riforma dell'intero sistema sanitario è ormai indispensabile – ha affermato il Presidente Cappellacci – un risultato finale al quale vogliamo arrivare con il contributo di tutti, forze politiche, rappresentanti dei territori ed operatori, affinché si pongano le basi per evitare che in futuro si ripetano i disavanzi che, nelle passate gestioni regionali, hanno caratterizzato la sanità isolana. Vogliamo dar vita ad un sistema moderno, competitivo e capace di offrire i servizi di qualità ai cittadini, che ponga la persona al centro dell'attenzione, con un occhio di riguardo ai conti, nell’ottica della riforma federalista dello Stato. La presenza del Ministro al convegno ha conferito solennità a un appuntamento importante e finora unico nel suo genere»
«Dobbiamo ragionare di prospettive, di sviluppi, di scenari per una sanità nuova, moderna, tecnologicamente avanzata, ma anche, e soprattutto, umana e solidale - ha sottolineato nel suo intervento l’assessore della Sanità, Antonello Liori - dobbiamo realizzare una riforma, oramai diventata improcrastinabile, con l’obiettivo di mettere la spesa sotto controllo ed offrire ai Sardi una sanità efficace, efficiente ed economica. Anche nei giorni scorsi – ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale - abbiamo lavorato per questo, insieme agli esperti dell’Agenas (Agenzia nazionale della sanità), compiendo un importante passo avanti nella stesura definitiva del nuovo ‘Piano della rete ospedaliera regionale’, che pronto entro pochi mesi potrà cominciare il suo iter legislativo. Sta emergendo una nuova concezione dell’ospedale, che non lo considera più un monolito solitario nel deserto, ma un organismo integrato in un contesto organizzato. In sintesi, più territorio, meno ospedale». (cp) (admaioramedia.it) |
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