19 nov. – CAGLIARI, Finisce odissea giudiziaria di un anziano

Ha ottenuto gli arresti domiciliari Giovanni Chessa, l’allevatore 73enne di Sestu, finito in carcere il 5 settembre scorso per scontare 4 mesi di reclusione. I benefici sono stati ottenuti in considerazione delle condizioni di salute e socio-economiche dell’anziano pastore che finirà di scontare la pena in un ambiente familiare.
Ne da notizia Maria Grazia Caligaris, presidente di “Socialismo Diritti Riforme”, che ha seguito dall’inizio la kafkiana vicenda di Chessa.
L’uomo era stato arrestato la prima volta per il possesso di un fucile di fabbricazione austriaca risalente alla prima Guerra mondiale. In quella circostanza non era stato tenuto in considerazione che non possedeva munizioni ed era stato condannato a un anno e 8 mesi di reclusione. Dopo aver scontato parte della pena e aver ottenuto gli arresti domiciliari, era stato nuovamente arrestato per essersi allontanato dal domicilio per acquistare del pane. Nuovamente processato e condannato a quattro mesi.
La seconda “evasione” era avvenuta mentre Chessa si trovava, all’orario prescritto dal giudice, alla custodia del gregge. Ad un tratto, infatti, si era accorto che mancavano alcune pecore dal suo ovile. Non sapeva come comportarsi: se le lasciava andare avrebbero provocato danni agli orti vicini. Ha quindi raggiunto il collega di vicinato raccomandandogli di custodirle. Al rientro all’ovile ha trovato due persone in borghese e, subito dopo, sono arrivati i Carabinieri in divisa, che lo hanno arrestato. L’indomani era stato processato e, essendo sordo all’80%, senza capire il significato della parola “patteggiamento”, aveva patteggiato altri 4 mesi.
Mentre lasciava la Casa Circondariale, Giovanni Chessa ha voluto ringraziare tutti quelli che gli sono stati vicini e in particolare il Magistrato di Sorveglianza, Paolo Cossu: «Meno male che ho trovato una persona che mi ha capito – ha detto – perché se fossi rimasto ancora a Buoncammino alla fine della pena non avrei trovato più nessuna pecora e sarei dovuto andare a chiedere l’elemosina». (cp) (admaioramedia.it)