19 nov. – PESCA, «Ue riconosca valore delle nostre tonnare»
«L’accordo tra i 27 Stati membri dell’Unione europea sulla negoziazione delle quote di pesca del tonno rosso è un primo e positivo passo in avanti, ma è necessario che Ue e Stato avviino le procedure per tutelare le tonnare della Sardegna, una nostra specificità e un’attività millenaria che meriterebbero un riconoscimento Unesco. E occorre che da Roma venga ampliato il numero dei porti da sbarco nell’Isola».
Lo dichiara l’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato, commentando l’intesa raggiunta ieri a Bruxelles tra i rappresentanti degli Stati Ue. «Auspico che venga salvaguardata e premiata in termini di ripartizione delle quote l’unica pratica davvero selettiva che sopravvive in Sardegna, quella delle tonnare fisse – ha precisato – in modo che i nostri operatori possano pescare quantità di prodotto tali che consentano loro da una parte di tutelare gli stock e dall’altra di raggiungere la sostenibilità economica».
Attualmente le tonnare fisse si trovano entrambe nel Sulcis, a Carloforte e a Portoscuso. Altra richiesta, questa volta rivolta al ministero delle Politiche agricole, riguarda i porti di sbarco (ad oggi, quelli designati sono Cagliari, Olbia, Portoscuso, Carloforte e Sant'Antioco/Calasetta): «Occorre che venga ampliato al più presto il loro numero e sia assicurata una dislocazione più capillare – ha concluso Prato – questo permetterà che, in caso di catture accidentali di tonni, le imbarcazioni di piccola stazza non siano costrette a costose trasferte in tutto il mare territoriale della Sardegna». (cp) (admaioramedia.it) |
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