19 nov. – REGIONE, Dibattito in Consiglio su fondi assistenza sociale

Dibattito, ieri in Consiglio regionale, su stanziamento ed utilizzo dei fondi per i “non autosufficienti” (ex legge 162).
«Oltre lo stanziamento del Bilancio 2011, sono a disposizione le economie del 2010 e la quota parte del ‘Fondo nazionale per la non autosufficienza’, in totale 106,5 milioni di euro. Un importo superiore alle somme erogate ai Comuni nel 2010 per finanziare i piani personalizzati: 102.176.813 di euro». Così ha chiarito l’assessore della Sanità e delle Politiche sociali, Antonello Liori.
«Perciò, nessun taglio - ha aggiunto l’Assessore - e comunque i 91,5 milioni di euro stanziati nel bilancio sono gli stessi dello scorso anno e sicuramente superiori alla cifra messa a disposizione nell’ultimo anno della Giunta regionale Soru: 64,8 milioni. Ciò nonostante, anche quest’anno sulla 162 è stata avviata una strumentale campagna di propaganda politica basata su dati inesatti, dai toni demagogici ed offensivi, con il risultato di creare un clima di allarme sociale tra disabili, famiglie ed operatori del settore».
«Le battaglie servono! – è intervenuto così Marco Espa, consigliere regionale Pd – Esprimo soddisfazione per i primi passi in avanti che il Consiglio regionale ha ratificato con l'approvazione dell'Odg in favore delle persone con disabilità grave – ha, quindi, affermato – aver recuperato i 25 milioni di euro mancanti è un primo grande risultato, aver deciso e impegnato la Giunta, con il sì dell'Assessore Liori, a rivedere i criteri iniqui che tagliavano le risorse ai singoli piani dei disabili è quello che abbiamo chiesto nella nostra mozione».
«L’obiettivo delle modifiche – ha risposto l’Assessore Liori – è stato quello di sostenere maggiormente le categorie più svantaggiate e di consentire loro di ottenere con certezza il finanziamento dei loro piani, ripristinando così lo spirito originario della legge – ha aggiunto Liori - la 162 era diventata l’ombrello normativo di troppe situazioni differenti, che le hanno fatto perdere le finalità originarie, creando situazioni di disagio soprattutto per i bisognosi di maggiore assistenza». (cp) (admaioramedia.it)