5 mar. - SANITA', Sirchia: Sardegna sorvegliata sui conti

La Sardegna è tra le cinque regioni maggiormente responsabili del dissesto economico della sanità italiana. Lo ha affermato giovedì scorso nel corso nella Conferenza Stato-Regioni il ministro della Salute Girolamo Sirchia. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin.
A preoccupare il ministro sono soprattutto i conti degli anni tra il 2000 e il 2003. La Regione è dunque ora “sotto osservazione” e se non darà segnali di voler avviare un processo di razionalizzazione della spesa e di riqualificazione dell’assistenza rischia di dover essere sottoposta a un regime straordinario di controlli da parte del Governo.
“Mi dispiace che la Sardegna sia stata inserita in questa lista”, commenta l’assessore Dirindin. “Dobbiamo aspettarci un ulteriore peggioramento della situazione. Se la Regione vuole veramente conservare la propria autonomia è necessario che tutti si sentano responsabili di fronte alla necessità di avviare un vero risanamento, senza alcun pregiudizio e astenendosi da polemiche inutili”.
La Dirindin critica però anche il ministro Sirchia e la politica dell’intero Governo che ”vorrebbe imporre alle regioni una nuova intesa su obiettivi e condizioni estremamente difficili da raggiungere per tutto il servizio sanitario nazionale, in particolare per le regioni più indietro con la riforma. Come se non bastasse, il Governo subordina il riparto dei fondi 2005 alla sottoscrizione del nuovo accordo, rischiando così di mettere in crisi tutta la sanità pubblica, perché, in mancanza di un via libera dalle regioni e in piena campagna elettorale, probabilmente si attenderà fino a maggio prima di sapere su quale quota di trasferimenti potremo contare”.
Regioni e Governo si incontreranno ancora martedì prossimo per cercare un accordo in extremis. Alla riunione parteciperanno i ministri Sirchia, La Loggia e Siniscalco.(nm)
(admaioramedia.it)
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