CALCIO, Cagliari a Torino: due punti persi o punto guadagnato?

di Arrogutottu

15 feb. - Due punti persi o un punto guadagnato? Molti tifosi del Cagliari si pongono questa domanda, dopo il pareggio (1-1) conquistato all’Olimpico contro il Torino. In verità, non dovrebbero esserci dubbi: quando il migliore in campo è il proprio portiere, significa che bisogna essere felici di questo piccolo passo avanti e guardare al prossimo impegno senza troppi rimpianti.
Brkic contro i granata è stato decisivo in almeno tre occasioni, meritando un 7,5 nella nostra pagella. Sicuro, ben posizionato, glaciale nei momenti topici, il portierone rossoblù nulla ha potuto contro il tiro scagliato dal centro dell’area da El Kaddouri, appena 50 secondi dopo l’illusorio vantaggio di Donsah. Qui vengono spontanee alcune considerazioni. La prima: è incredibile mostrare ancora certe amnesie in difesa e lasciare indisturbato un avversario (vero, Conti?), libero di prendere la mira e calciare quasi a occhi chiusi. La seconda considerazione: Donsah ha giocato una partita monumentale, sia in contenimento che in chiave offensiva. E il gol siglato contro i granata è da autentico attaccante, più che da centrocampista che ama proporsi anche al tiro. Non a caso, nel dopo partita, è stato elogiato dagli stessi avversari.
Anche ieri non hanno convinto alcune scelte di Zola, e ci dispiace dirlo perché siamo convinti estimatori del tecnico di Oliena. Il rientro di Cossu è stato deludente, non ha inciso in fase propositiva ed è stato inconcludente persino sui calci piazzati, al punto che – dopo l’ennesimo errore – un corner è stato affidato a M’Poku, appena entrato in campo. Forse ha pagato a caro prezzo la lunga assenza dai terreni di gioco, dunque lo aspettiamo alla prossima occasione. Peggio di lui ha fatto Joao Pedro, la cui prestazione è stata impalpabile come in altre occasioni. Conti è andato decisamente meglio rispetto ad altre gare, si è impegnato (lo conferma l’elevato numero di palle recuperate) ma non ha dato quel cambio di passo che sarebbe servito in certi momenti della gara. In più, si è imbambolato in occasione dell’azione che ha consentito a El Kaddouri di acciuffare il meritato pareggio. Non è detto che sarebbe finita 1-0 per i rossoblù, tuttavia subire un gol dopo appena 50 secondi, e a pochi minuti dall’intervallo, non fa mai bene al morale di una squadra che lotta affannosamente per la salvezza. Deludente anche la prova di Avelar, che attraversa un periodo negativo, mentre Ekdal è cresciuto nel corso del match ma non ha giocato secondo i suoi consueti standard qualitativi. Insufficienti anche gli attaccanti Sau e Cop: il sardo ha sbagliato clamorosamente una buona occasione, come in passato non gli capitava.
Tra le note positive, la buona circolazione della palla e le prove di Dessena, Rossettini e M’Poku oltre a quelle dei già citati Brkic e Donsah. Ma per ritornare in quota salvezza occorre di più, molto di più: maggiore attenzione in difesa e più incisività in attacco. Il ritornello è sempre quello, insomma.
Le dirette concorrenti continuano a macinare punti, perciò bisogna infilare una serie di risultati utili, come ha fatto proprio il Torino (4 vittorie di seguito più il pareggio interno con il Cagliari, nelle ultime cinque gare): così i granata si sono portati in zona Europa League dopo aver sentito per settimane il fiato delle pericolanti sul collo.
Lunedì prossimo al Sant’Elia sarà di scena l’Inter, squadra indecifrabile che alterna ottime prestazioni a gare incolori. Mancini si ritrova un Guarin in forma strepitosa, che si concede con continuità le puntate a rete. E in attacco ci sono altri giocatori velenosi come i cobra. Meglio non tornare con la mente alla schiacciante vittoria dell'andata, sarà tutt’altra partita.
(red) (admaioramedia.it)
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