4 feb. – ORISTANO, Denunciati otto nomadi italiani per ricettazione e inosservanza al foglio di via

Dopo numerose telefonate ricevute dalla Polizia, ieri alcune pattuglie della sezione volanti della Questura di Oristano, diretta dal commissario capo Michele Amatulli, hanno effettuato un controllo veniva segnalata la presenza di alcune roulotte, occupate da nomadi, accampate a Torregrande, borgata marina di Oristano.
Gli agenti hanno trovato venti persone, tra queste dieci minori, di nazionalità italiana e provenienti prevalentemente dalla Sicilia e dalla Calabria. La maggior parte dei nomadi è risultata avere numerosi precedenti penali per reati di natura predatoria, quali furto, ricettazione e truffa, soprattutto in danno di anziani. In particolare, R.F. (28 anni), R.F. (32) e D.I. (33), sono risultati non aver ottemperato al foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in Provincia di Oristano emesso dal Questore di Oristano, Francesco Di Ruberto, e per questo sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica.
Inoltre, valutati gravi i precedenti di Polizia a carico di R.B. (33 anni) e R.B. (53), il Questore ha emanato anche nei loro confronti un foglio di via con divieto di ritorno in Provincia di Oristano per tre anni.
Poi, nel pomeriggio, il presidente del Tennis club 70 a Torregrande richiedeva l’intervento della Polizia perché aveva sorpreso due ragazzini di circa 13/14 anni all’interno della struttura sportiva, che alla sua vista erano scappati. Dalla struttura sportiva risultava mancare numeroso materiale elettrico, tra cui due prolunghe facilmente riconoscibili. Considerato che il campo nomadi provvisorio distava dal Tennis club poche centinaia di metri, gli agenti della Squadra Mobile, diretta dal vice questore Dario Mongiovì, effettuavano una perquisizione che consentiva di ritrovare tutto il materiale rubato e denunciavano in stato di libertà per il reato di ricettazione R.C. (33 anni), D.G. (20), R.G. (26), R.M. (25) e D.M. (49).
Il Questore di Oristano ha invitato la cittadinanza a diffidare di chiunque, qualificandosi come dipendente di un ente, chiedesse di entrare nelle abitazioni e soprattutto di poter visionare banconote o libretti postali. Richieste che spesso rappresentano un tentativo di truffa e perciò vanno immediatamente segnalate alle forze dell’ordine mediante il 112 o il 113.
(red) (admaioramedia.it)
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