16 set. - SCUOLA, Appello di ABC Sardegna

Mentre l’anno scolastico 2005/2006 sta per iniziare, cominciano le preoccupazioni delle famiglie degli alunni con disabilità che chiedono in coro: “Non calpestate il diritto allo studio dei nostri figli”. Lo sottolineano Marco Espa e Francesca Palmas dell’Associazione ABC Sardegna.
“La logica della politica dei tagli adottata da questo governo rischia di mettere in serie difficoltà l’attuazione dell’integrazione scolastica da parte delle Scuole di ogni ordine e grado cui non è stato assegnato un adeguato organico di insegnanti di sostegno per far fronte al numero crescente di alunni con disabilità iscritti. Anche quest’anno il contingente organico assegnato alle scuole in Sardegna è lo stesso dell’anno scorso (2400 docenti per 4400 alunni circa), in media un insegnante ogni due alunni, insufficiente rispetto alle esigenze”.
“L’anno scorso - interviene Marco Espa Presidente ABC Sardegna – abbiamo sostenuto la battaglia di alcune famiglie sarde che si sono rivolte al Tribunale Civile di Cagliari perché venisse riconosciuto il pieno diritto allo studio dei loro figli, cui era stato negato un adeguato sostegno. Il Tribunale di Cagliari – continua Espa – per la prima volta in Sardegna, ha stabilito, a differenza di quanto deciso dal Ministero, l’assegnazione di un insegnante di sostegno per ciascun alunno. Il Giudice ha ordinato all’amministrazione scolastica di dover assegnare un maggior numero di ore di sostegno, poiché in presenza di un diritto inviolabile l’amministrazione non può esercitare scelte discrezionali, né comprimere il diritto”.
Abc Sardegna rivolge un appello a tutte le famiglie che si trovassero nella situazione di un sostegno insufficiente tramite il sito www.abcsardegna.org dove è presente un modello di richiesta di assegnazione ore di sostegno in deroga.
“Se né la Direzione Scolastica Regionale, né il Dirigente Scolastico della singola Scuola risponderanno positivamente a tale richiesta – aggiunge Francesca Palmas – l’unica via possibile rimane quella legale, cioè fare causa al Ministero”.(nm)
(admaioramedia.it)