15 giu. - CAGLIARI, Disponibile volume “Cagliari e i suoi quartieri”

La collana dei quaderni statistici del Comune di Cagliari si arricchisce di un nuovo, interessante volume: “Cagliari e i suoi quartieri”. Curato dal Servizio comunale Informatica e Statistica e dall’Ufficio regionale dell’Istat, offre un’analisi approfondita e dettagliata della realtà sociale ed economica di ogni singola zona della città, dai rioni storici ai più recenti insediamenti che ne hanno determinato l’espansione urbanistica. Una vasta serie di indicatori relativi alla composizione dei nuclei familiari, al grado di istruzione, all’età, all’occupazione, offre un prezioso materiale di studio non solo agli specialisti ma anche a tutti coloro i quali hanno interesse a conoscere sempre meglio la città in cui vivono.
“Si tratta”, ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione Edoardo Usai, “di un volume ricco di informazioni che si prestano tanto alla ricerca e all’approfondimento quanto a soddisfare la curiosità del privato cittadino. Elaborando i dati dell’ultimo censimento, che solo dal 2005 sono disponibili nella massima disaggregazione, il libro disegna il profilo statistico di ogni singolo quartiere, di cui per la prima volta vengono indicati i confini in modo preciso e facilmente identificabile”.
La varietà di indicatori contribuisce anche a sfatare vecchi pregiudizi: basti dire che Cagliari vanta la più alta percentuale di laureate in Italia ed occupa anche per i laureati maschi una posizione di tutto rispetto, preceduta com’è solo da Bologna e Milano. Registra anche un tasso di attività femminile più elevato della media italiana, decisamente più vicino a quelli dei capoluoghi delle maggiori regioni del Nord. I dati evidenziano inoltre una curiosa presenza, la più alta in Italia, di famiglie con figli ed un solo genitore o, ancora, il numero più elevato di nuclei familiari formati da una sola persona in età fra i 35 e i 64 anni.
“A fornire un’informazione strutturale integrata che arriva a superfici dalle dimensioni di uno stabile”, ha affermato Vittoria Buratta, direttore del Dipartimento per la produzione statistica e il coordinamento tecnico scientifico dell’Istat, “sono soltanto i censimenti decennali che l’Istat organizza insieme agli enti territoriali, e in particolare ai Comuni. Per noi è fonte di grande soddisfazione vedere come un buon utilizzo dei dati può rendere visibili ai cittadini “notizie” vicine alla loro esperienza quotidiana e dare così alla statistica il merito, che spesso non gli viene riconosciuto, di illustrare la realtà”. (red) (admaioramedia.it)
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